La Stampa, 4 giugno 2015
Siena, se il trofeo del Mens Sana Basket vale solo 13,30 euro (Iva inclusa). L’asta giudiziaria più triste della storia della nostra pallacanestro
Il trofeo vinto con lo scudetto dalla Mens Sana Basket nel 2006/07 vale 13,30 euro, comprensivi di oneri e Iva: tanto è bastato versare a qualcuno per portarsi a casa la coppa, andata ieri all’asta giudiziaria (online) insieme agli altri trofei della gloriosa storia biancoverde. Lo scudetto del 2012/13 ha avuto la stessa sorte. È andata meglio a quello 2003/04 che, con i rialzi dell’ultimo minuto, è stato infine battuto a 460 euro: sarà perché è stato il primo, in casa Mens Sana, e il primo amore non si scorda mai. Si è conclusa così una delle giornate più tristi della storia del nostro basket, non solo di Siena: dei 50 lotti con i trofei maggiori, solo otto sono stati aggiudicati, a prezzi per lo più simbolici. L’asta è durata tutto il giorno: sessioni ripetute di ora in ora e il prezzo – inizialmente di 2 mila euro a lotto – che si abbatteva ogni volta del 15%, fino ad arrivare all’ultima sessione, alle 17,30, aggiudicata con offerta libera. Ecco come qualche «fortunato» si è portato via una maglia autografata da Kaukenas o da Carraretto a 30 euro o un pezzo della nostra pallacanestro pagando poco più di un pranzo al bar.
Club ripartito dalla serie B
C’erano gli scudetti, ovviamente. C’erano le Coppe Italia, le Supercoppe italiane e tantissimi altri titoli vinti, negli anni, anche dalle formazioni giovanili. Tutto è finito all’asta giudiziaria dopo che la società è fallita nel luglio del 2014 e, rifondata, ha ripreso l’attività dalla serie B. Si cancella così, con un click e qualche spiccio, il romanzo di una squadra capace di portare una piccola città di provincia a diventare la reginetta del ballo: 8 scudetti (di cui 7 consecutivi), una Coppa Saporta, 5 Coppe Italia consecutive e 7 Supercoppe italiane, 21 finali nazionali e 4 Final Four di Eurolega. La speranza, a Siena, è che quei trofei siano finiti almeno in mani pietose che li vogliano donare in futuro di nuovo alla città: di certo non ha partecipato all’asta la Polisportiva Mens Sana, considerando «elevata ed eccessiva» la valutazione dei lotti. Adesso il giudice e il curatore fallimentare dovranno decidere come alienare tutto ciò che è rimasto invenduto della vecchia società. Pezzi di storia – e di gloria – di Siena.