La Stampa, 1 giugno 2015
Detroit chiude i rubinetti dell’acqua a chi non paga le bollette. Dopo la grave crisi economica che l’aveva portata alla bancarotta la città intende adottare misure estreme ma l’Onu non ci sta: recuperare i crediti è lecito e giusto, ma farlo staccando l’acqua nega ai cittadini un diritto umano inalienabile
La città di Detroit vuole staccare l’acqua ai suoi abitanti morosi.
Gli avvisi sono partiti l’11 maggio scorso e l’esecuzione è in corso, anche se già l’anno passato il comune aveva tentato questa operazione, e l’Onu l’aveva condannata come violazione dei diritti umani.
Detroit ha attraversato una grave crisi economica, che l’aveva portata alla bancarotta e alla gestione commissariale.
Nel dicembre scorso è uscita da questa procedura e sta rinascendo, ma molti abitanti sono rimasti in condizione di povertà. Secondo la Detroit Free Press, 64.769 di loro non pagano la bolletta, e hanno accumulato un debito complessivo per 48,9 milioni di dollari.
Quindi il sindaco Mike Duggan ha deciso di agire, facendo partire l’11 maggio i primi avvisi di distacco della fornitura per 3.000 utenti, che hanno oltre 150 dollari di arretrati e non pagano da almeno due mesi.
Rischio sanitario
Il Consiglio comunale, quando ha saputo di questo provvedimento, ha approvato una risoluzione per chiedere di sospenderlo, in attesa che venga finalizzato un piano di assistenza economica per consentire ai morosi di dilazionare il debito. Il Consiglio ha sottolineato che si tratta anche di un problema di igiene e sicurezza sanitaria, e quindi la mancanza di acqua nelle case minaccia di avere gravi conseguenze.
Avanti nonostante tutto
L’anno scorso si era proposto lo stesso problema, e i difensori dei morosi erano arrivati a coinvolgere l’Onu, che aveva espresso un parere negativo sul provvedimento. Recuperare i crediti era lecito e giusto, ma farlo staccando l’acqua negava ai cittadini un diritto umano inalienabile.
Il sindaco ha deciso di procedere comunque, forse anche per sbloccare la situazione, accelerare le soluzioni, e lanciare un segnale all’intera città. Detroit sta uscendo dalla crisi e chiede responsabilità ai suoi abitanti.
Il precedente
Il provvedimento infatti avvertiva gli utenti dei distacchi, ma dava dieci giorni di tempo per accettare un piano per il pagamento dilazionato: la fornitura dell’acqua poi sarebbe stata interrotta solo a chi avrebbe rifiutato di trovare una via d’uscita.
Un provvedimento simile è scattato il mese scorso anche a Baltimora, altra città che ha attraversato una grave crisi economica, dove i morosi con oltre 250 dollari di arretrati sono più di 25.000.