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 2015  maggio 27 Mercoledì calendario

L’addio a Claudio Caligari. Muore il regista del cult “Amore Tossico”. Il suo ultimo film, “Non Essere Cattivo”, con Valerio Mastandrea, uscirà postumo

La lunga malattia che da tempo lo corrodeva non gli ha lasciato scampo, e ieri sera ne ha consumato gli ultimi respiri durante le ultime fasi di montaggio di Non Essere Cattivo. Calato il sipario su Cannes, si spengono le luci anche per Claudio Caligari, maestro di cinema che con i festival e l’establishment ha sempre avuto un rapporto conflittuale, che alle passeggiate delle celebrità sulla croisette in Costa Azzurra ha sempre preferito l’indagine nuda e cruda sul cemento del malaffare che rubava il mare a Ostia e la vita dei suoi abitanti.
Dopo aver tentato la strada del cinema sperimentale e militante, e aver litigato anche con quello, proprio a Ostia gira Amore Tossico (1983): una tragicommedia sull’eroina che spegne i sogni rivoluzionari di una generazione. Il film diventa un piccolo cult, ma Caligari per 15 anni non riesce a girarne altri. I suoi progetti sono estremi, le sue richieste d’indipendenza irricevibili per le case di produzione, il suo caratteraccio fa il resto.
Nel 1998 finalmente esce l’opera seconda, L’Odore della Notte, un noir d’autore periferico e alienante ancora una volta in anticipo sui tempi. Passano quasi vent’anni fino a che, grazie all’aiuto dei suoi collaboratori e di Valerio Mastandrea che si spende come produttore, quest’inverno riesce a girare il suo terzo film: un ideale proseguimento di Amore Tossico in cui sullo stesso litorale di Ostia l’eroina ha lasciato spazio alle droghe sintetiche.
La malattia che ha invaso il suo corpo non lo ferma, lo sguardo di Caligari è ancora lucido, l’ingegno acuminato. Non Essere Cattivo uscirà postumo. Claudio Caligari ha perso l’ultima battaglia contro se stesso, il cinema italiano (lo) aveva già perso da tempo.