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 2015  maggio 22 Venerdì calendario

«A Mattè, te devo parla’». Così un tassista romano ha bloccato Renzi davanti a Palazzo Chigi: «Te devo parla’ della pensione de mi padre. Piglia poco più di mille euro, non si trova con i conti, come si fa?». «Lordi o netti?» chiede il premier. Pare che siano netti. E allora «forse non ci sta»

Con i tassisti fiorentini, quando era sindaco, Matteo Renzi non aveva grande feeling. Con quelli romani, va un po’ meglio: anche perchè le temute liberalizzazioni delle auto bianche il governo non le ha fatte. E comunque, un tipo pop alla Renzi ai tassisti sembra non dispiacere troppo. Anche se Matteo ancora non ha fatto come Giulio Andreotti: ossia non s’è messo a recitare in un film di Albertone – del resto Sordi purtroppo non c’è più – la parte del politico seduto sul sedile del taxi. Tempo fa, il premier ha fermato in mezzo alla strada il tassista Mirko Matteucci (Missouri 4), una delle star della trasmissione tivvù «Gazebo». E si è fatto filmare con lui. E ora? Ora un altro tassista. Renzi lo incrocia mentre va a piedi da Palazzo Chigi al Nazareno, sede nazionale del Pd, il tassista lo chiama («A Mattè, a Mattè!») e questo è il dialogo. «Te devo parla’ della pensione de mi padre». «Quanto prende il tuo babbo?». «Mattè, piglia gnente». «Quanto?». «Poco più di mille euro, non si trova con i conti, come si fa?». Renzi: «1.100 netti o lordi?». Pare che siano netti. E allora, il premier: «Forse non ci sta». Renzi non ha le tabelle in mano, ma per quelli da 1.100 netti la legge Fornero non è scattata per un pelo e quindi non dovrebbe scattare nemmeno il (parziale) rimborso. E comunque, per il papà si vedrà. Intanto, si parla di calcio e della finale Lazio-Juve. «Di che squadra sei?», chiede il premier: «Della Roma? Allora hai sofferto». E il tassista: «Mattè, tu ne hai da vedere di finali...». E Renzi: «Grazie, sei un amico te». E i soldi della pensione? Per ora, gli unici soldi restituiti sono i 17mila euro che un tassista di zona Bravetta – Renzo Ubaldi, 61 anni – ha trovato tempo fa nella sua auto, lasciati da un cliente distratto, e li ha consegnati alla polizia. E Renzi gli telefonò per complimentarsi: «Sei un simbolo di onestà, e un grande esempio per tutti».