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 2015  maggio 21 Giovedì calendario

Lo strazio di Franca Rampi, la mamma di Alfredino, dopo la morte dell’altro figlio: «Riccardo deve essere seppellito nello stesso luogo dove riposa Alfredino». Telefonata col sindaco Marino e il Campidoglio si attiva. Riccardo Rampi, 36 anni, padre di due figli, sabato sera è stato stroncato da un infarto durante un addio al celibato di un amico

«Voglio che i miei figli siano seppelliti insieme. Riccardo deve stare nello stesso luogo dove riposa Alfredino». È la preghiera di Franca Rampi, la madre del bambino di 6 anni inghiottito da un pozzo a Vermicino nel 1981: ieri ha chiesto al sindaco di Roma, Ignazio Marino, di far ospitare nello stesso loculo del Verano anche l’altro figlio, Riccardo, morto sabato scorso in una discoteca durante un addio al celibato per arresto cardiaco. «Alfredino e Riccardo devono stare insieme al Verano, dove c’è anche la madre di mio marito», ha detto la donna parlando al telefono con il primo cittadino. E il Campidoglio si è subito attivato, Marino ha scritto all’Ama, chiedendo «di tumulare Riccardo nello stesso loculo che ospita Alfredino, concesso a suo tempo a titolo gratuito.
Marino ieri ha voluto ricordare che «il caso di Alfredino Rampi nel 1981 commosse e addolorò profondamente tutti gli italiani. Ora purtroppo, a distanza di tanti anni, i suoi genitori stanno vivendo di nuovo il terribile dramma della perdita di un figlio. Per questo dobbiamo garantire un sostegno a una famiglia così duramente colpita negli affetti più cari». Dopo la lettera del sindaco, il presidente di Ama, Daniele Fortini, ha firmato il rinnovo della concessione trentennale a titolo gratuito della tomba assegnata alla famiglia Rampi. «Nel loculo – ha spiegato il presidente dell’azienda che gestisce anche i cimiteri romani – sarà accolta pure la salma del fratello di Alfredino, così come desiderato dalla famiglia».
IL DRAMMA
Riccardo Rampi, 36 anni, impiegato e padre di due figli, sabato sera è in un locale della capitale per brindare all’amico che sta per sposarsi. «All’improvviso l’abbiamo visto barcollare – ricorda un responsabile del locale – camminava appoggiandosi alle colonne della sala, appena fuori è crollato. abbiamo chiamato l’ambulanza, ma è morto prima di arrivare in ospedale». Dai primi risultati dell’autopsia Riccardo sarebbe morto per un infarto, il pm come atto dovuto ha disposto altre analisi per cercare di scoprire con certezza cosa ha provocato l’arresto del cuore. Riccardo aveva 2 anni quando il fratello Alfredino finì nel pozzo artesiano scavato nella campagna di Vermicino. Per tre giorni i soccorritori lottarono contro il tempo per cercare di tirare fuori il bambino dal cunicolo: 21 milioni di italiani seguirono col cuore in gola la diretta Rai sulle fasi dei vari tentativi di salvataggio. Alfredino morì nel pozzo che era diventata la sua tomba. Mamma Franca cercò di sopravvivere alla disperazione fondando una Onlus intitolata ad Alfredino. Ora ha perso anche l’ultimo figlio. «Riccardo era un uomo buono e generoso – dicono gli amici – un grande lavoratore, innamorato della moglie e delle bambine. Con lui il destino è stato atroce». I funerali di Riccardo Rampi si svolgeranno domani mattina.