Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  maggio 20 Mercoledì calendario

Cinquanta arresti per il calcioscommesse in Lega Pro • L’Antitrust indaga sui diritti tv del calcio • Le spese a carico della comunità del presidente Ferrovie Nord • Le banche potrebbero lasciare Londra se la Gran Bretagna uscirà dalla Ue • La Camera approva le assunzioni nella scuola • Eurodisney mette prezzi più alti a italiani, spagnoli e tedeschi • Equitalia pignora 300mila euro a Morgan • Vietato andare al Festival di Cannes con le scarpe basse


Calcio/1 Un’inchiesta della Procura distrettuale di Catanzaro sul calcioscommesse ha portato all’arresto di 50 persone tra dirigenti, calciatori, allenatori e imprenditori, 77 indagati, 28 partite truccate tra Lega Pro e Dilettanti, 33 club coinvolti. Dalle diecimila intercettazioni telefoniche emergono gli interessi degli scommettitori su alcune gare di Lega Pro. I finanziatori esteri, soprattutto serbi, agivano su input della cupola criminale al cui vertice c’erano il boss della ’ndrangheta Pietro Iannazzo, l’ex presidente del Napoli e oggi patron del Neapolis (serie D) Mario Moxedano, e Antonio Ciccarone, direttore sportivo dello stesso club. Agli investitori chiedevano di puntare anche su partite del campionato di serie B e Coppa Italia. L’obiettivo del gruppo, riassumono gli inquirenti, era «conseguire vincite in scommesse per milioni di euro, che venivano effettuate prevalentemente su siti esteri, dopo aver utilizzato lo strumento della corruzione di calciatori e dirigenti sportivi».

Calcio/2 Agli atti dell’inchiesta è finita anche una telefonata intercettata il 15 gennaio scorso tra Vittorio Galigani, già d.s. di molte società di calcio, anche di A e B, ed Ercole Di Nicola, d.s. dell’Aquila, in cui si parla di Claudio Lotito, presidente della Lazio. Dice Di Nicola a Galigani: «Hai attaccato Lotito a tutto andare». La conversazione tra i due prosegue sottolineando che in Federcalcio è il 17% dei voti proveniente dai club di Lega Pro che garantisce la presidenza a Tavecchio e che senza questa fetta di consenso l’intero vertice rischia di saltare. Tavecchio e Macalli vengono definiti «in mano a Lotito, che li ricatta». Il dialogo tra Galigani e Di Nicola si sofferma ancora sul presidente della Lazio, in particolare sul fatto che Lotito è proprietario di fatto, oltre che del club capitolino anche di Salernitana e Bari; e che grazie alla società Infront riconducibile ad Adriano Galliani, sempre secondo i due, Lotito controllerebbe anche il Brescia.

Calcio/3 È scattato un provvedimento dell’Antitrust per un sospetto patto tra pay tv sui diritti del calcio televisivo (Claudio Lotito, in un colloquio con il direttore del Carpi, reso pubblico, si vantò: «Io sono quello che ha fatto prendere 1,2 miliardi alla Lega di A, ho fatto parlare Murdoch e Berlusconi»). La guardia di finanza ha fatto ispezioni alla Lega di Serie A, Sky Italia, Mediaset spa, Mediaset Premium, Rti e Infront Italia. In sostanza, nell’ipotesi dell’Antitrust Sky e Mediaset avrebbero trovato un’intesa successiva alla gara per spartirsi il mercato scambiandosi i pacchetti: a Rupert Murdoch i diritti satellitari e a Mediaset quelli delle partite premium sulla piattaforma del digitale terrestre. E la Lega, su suggerimento dell’advisor Infront, lo avrebbe avallato, a costo di rinunciare a circa 150 milioni di euro. Invece l’esito della gara prefigurava un assetto diverso: a Sky dovevano andare i pacchetti A e B a Rti (Mediaset). Nelle 9 pagine del provvedimento si ripercorrono le tappe dell’accordo. Il pacchetto A per i diritti sul satellitare di 8 società sportive di maggior interesse, per un totale di 248 eventi era andato a Sky. Il pacchetto B con i diritti per i medesimi eventi ma da trasmettere su digitale terrestre a Rti. Il pacchetto D con l’esclusiva del prodotto in tutte le piattaforme per i rimanenti eventi (132 match corrispondenti al 35% degli eventi) a Rti. Le stesse notizie di stampa però, scrive il Garante, «sembrano indicare che l’assetto finale per l’assegnazione non discenda da un confronto competitivo fra gli operatori interessati, ma sia frutto di un accordo, realizzato successivamente».

Ferrovie Con la carta di credito aziendale delle Ferrovie Nord, Norberto Achille, presidente della società quotata in Borsa, destituito l’altra sera con un provvedimento del gip di Milano e l’accusa di peculato e truffa aggravata, pagava di tutto. Tutta la sua famglia godeva di questi benefit: due Bmw serie 5 sono state usate dal figlio Marco (oltre 120mila euro di multe per eccesso di velocità), l’Audi A6 della Presidenza, con due autisti, dal figlio Filippo. Le macchine erano consegnate alla famiglia il venerdì con serbatoio pieno e restituite il lunedì, svuotate. Colpa dei week end settimanali a Forte dei Marmi dove la simpatica famigliola si reca a spese della società partecipata da Regione Lombardia e Ferrovie dello Stato, caricando pure 900 euro di benzina delle altre auto di famiglia. Tutta la famiglia, inoltre, aveva telefoni aziendali. Costo per la collettività: 124mila e 296 euro. Dalla ricostruzione dei carabinieri si vede anche che con le carte di credito aziendali sono stati pagati ristoranti e locali notturni (17.232 euro); pay tv (7.634 euro); spese varie (30mila euro); connessioni internet (934 euro); abbigliamento (14.500 euro); scommesse (3.749 euro). Servono anche per acquistare quadri da donare a Formigoni: due da 4.000 euro nel 2010, uno da 9.000 nel 2011, uno da 1.400 nel 2012. Altri 30mila euro finiscono alla Regione non si sa bene a che titolo.

Banche David Cameron accelera sul referendum per chiedere ai cittadini se vogliono uscire dalla Ue: il 28 maggio presenterà il progetto di legge sulla consultazione popolare da tenersi nel 2017 o forse anche prima. E quindi le grandi banche stanno pensando di lasciare la Londra: l’ultima in ordine di tempo è Deutsche Bank che a Londra ha 9mila dipendenti. Nella City operano 250 banche mondiali, l’industria finanziaria occupa 1 milione e 400mila dipendenti e versa ogni anno 28 miliardi di sterline, il 12% delle entrate fiscali del Regno Unito. La Hsbc ha 48mila dipendenti di cui 9mila nel suo grattacielo a Canary Wharf, il primo istituto del credito britannico, gigante globale con 51 milioni di clienti: il presidente Douglas Flint ha valutato come «meno rischioso» restare nell’Ue lavorando per le riforme del sistema finanziario piuttosto che rompere (Cavalera, Cds).

Scuola Ancora sul ddl della “Buona scuola”. La Camera ha dato il via libera al piano di assunzioni: con 263 sì, 122 no (M5S, FI, Lega e FdI) e 25 astenuti (Sel) passa la proposta di immettere in ruolo 100mila docenti precari dal 2015 e il concorso per 60mila, solo abilitati, nel 2016. I neo assunti avranno un contratto di prova annuale. Cancellato l’articolo 17 che prevedeva un 5x1000 ad hoc da destinare alla scuola dei propri figli. Ieri è stata anche la giornata delle scuole paritarie: con 311 sì (78 no) è stato approvato l’articolo 19 che permette di detrarre le spese sostenute per mandare i figli alle scuole non statali, un’agevolazione fiscale fino a 400 euro l’anno per figlio. La votazione di ieri, andata avanti fino a tarda sera, ha dato il via ai 500 euro annuali che i prof potranno spendere per la loro formazione. Passati anche i 200 milioni che ogni anno i presidi avranno a disposizione per premiare i docenti più meritevoli.

Spese/1 Il deputato europeo Marc Tarabella ha scoperto che Disneyland Paris applica prezzi diversi a seconda del Paese di provenienza del visitatore. Un paio di notti per una famiglia europea con bambini «costano 865 euro se sei francese o belga, ma per la stessa camera pagherai 1.114 euro se sei spagnolo, 1.204 se sei romeno e addirittura 1.339 se sei italiano», dice. Anche i siti di abbigliamento online, come Zalando, La Redoute, Asos e altri permettono di acquistare capi a prezzi diversi da un Paese all’altro (Brera, Rep).

Spese/2 Gli alpinisti bulgari che, in Italia, dovettero pagare un conto da 2.400 euro a persona per l’elisoccorso, mentre i compagni di cordata italiani se l’erano cavata con 800 euro a testa (ibidem).

Equitalia Morgan si è lamentato pubblicamente per non essere stato pagato per la sua partecipazione all’ultima edizione del programma X Factor. Di fronte alle dichiarazioni pubbliche del cantante, Sky e Fremantle Media (che produce il programma) hanno precisato: di aver interamente liquidato la quota di spettanza alla società che gestisce i diritti d’immagine di Morgan: «La quota di spettanza dell’artista è stata invece sottoposta a pignoramento da parte di Equitalia Nord Spa, per il soddisfacimento di un credito di oltre 300mila euro vantato dalla società di riscossione nei confronti dell’artista».

Tacchi Scrive il giornale “Screen”, dedicato al cinema, che alcune signore non sono state fatte entrare a una proiezione a Cannes perché non indossavano scarpe col tacco. Il regista di Amy, Asif Kapadia, fa sapere che anche sua moglie, causa scarpe piatte, ha rischiato di rimanere fuori.

(a cura di Daria Egidi)