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 2015  maggio 15 Venerdì calendario

In Germania l’autostrada la pagheranno solo gli stranieri. I più colpiti sono olandesi e scandinavi che l’attraversano regolarmente per raggiungere le località turistiche dell’Europa meridionale, Italia inclusa, e i cosiddetti “frontalieri”. Il pedaggio si calcolerà sottoforma di vignetta: a seconda del veicolo tra i 5 ed i 15 euro per dieci giorni e tra i 16 ed i 30 per due mesi. Il costo del tagliando annuale non è ancora stato fissato

Horst Seehofer, il governatore della Baviera e alleato di governo di Angela Merkel con la Csu, ha mantenuto la promessa elettorale. A spese degli stranieri che, dal 2016, dovranno corrispondere un pedaggio lungo i 13.000 chilometri di autostrade della Germania. Nel 2013 aveva ampi consensi sulla considerazione che i connazionali sono chiamati a pagare i transiti in quasi tutti i paesi limitrofi, ma non il contrario. Il “dettaglio” che in quegli stessi stati il dazio sia richiesto a tutti è stato incidentalmente omesso.
“Non sottoscrivo alcun accordo di coalizione che non lo contenga (il pedaggio per gli automobilisti stranieri, ndr)”, aveva ammonito. L’altro giorno anche il Bundesrat, la camera dei Länder, ha dato il via libera alla legge di Alexander Dobrindt, il ministro federale dei Trasporti dello stesso partito di Seehofer, che introduce il balzello al quale manca solo la firma del presidente della Repubblica.
Tra i più fieri oppositori c’è l’Adac, l’automobil club di Germania (oltre 17 milioni di soci). In particolare per la discriminazione dei cittadini comunitari a seconda della nazionalità. “Non mi è noto alcun paese in cui solo gli stranieri devono pagare il pedaggio”, ha osservato il legale e notaio Ulrich Klaus Becker, vicepresidente con delega al traffico dell’Adac.
Dobrindt ha messo al lavoro i tecnici del proprio dicastero salvando la forma con un artificio normativo-contabile. Ufficialmente il pedaggio scatta per tutti – per i germanici anche sulla rete ordinaria – ma a pagarlo sarà nei fatti solo chi guida auto e moto con targa estera perché la tassa di circolazione viene simultaneamente “alleggerita” ai tedeschi per un importo pari al balzello (massimo 130 euro l’anno).
I più colpiti sono olandesi e scandinavi che attraversano regolarmente la Germania per raggiungere le località turistiche dell’Europa meridionale, Italia inclusa, e “frontalieri”. Il pagamento avverrà sottoforma di vignetta: a seconda del veicolo tra i 5 ed i 15 euro per dieci giorni e tra i 16 ed i 30 per due mesi. Il costo del tagliando annuale non è ancora stato fissato.
L’Ue, per il momento, sta alla finestra: la commissaria Violeta Bulc intende aspettare l’applicazione del pedaggio, mentre alcuni paesi, inizialmente fortemente indispettiti, sembrano dare per scontata la bocciatura del provvedimento. Ufficialmente il pedaggio serve per manutenzioni e investimenti sulla rete, ma il gettito netto di 500 milioni prospettato da Dobrindt convince poco. Un esperto interpellato dall’Adac, Ralf Ratzenberger, non ha escluso il rischio di incassi inferiori ai costi di esazione. E pensare che grazie all’aumento delle entrate, la Germania si è appena scoperta più di ricca di 7 miliardi.