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 2015  maggio 08 Venerdì calendario

Il mega ordine dalla Marina. Fincantieri e Finmeccanica costruiranno sette navi per 3,5 miliardi di euro. Un programma da 5,4 miliardi

Fincantieri e Finmeccanica costruiranno ed equipaggeranno le unità previste dal piano di rinnovamento della flotta della Marina Militare. L’ordine prevede la costruzione di sei pattugliatori con ulteriori quattro in opzione e un’unità di supporto logistico. Il valore dei contratti delle sette unità è di circa 3,5 miliardi di euro: 2,3 miliardi per Fincantieri e 1,2 miliardi per Finmeccanica. Per il tandem delle holding manifatturiere italiane quotate in Borsa e partecipate dallo Stato è il primo passaggio, con l’assegnazione della quota più ampia, di un programma da 5,4 miliardi su cui nutrono ulteriori aspettative.
Intanto Finmeccanica chiude i conti del primo trimestre con risultati migliori delle previsioni: il gruppo guidato da 12 mesi dall’amministratore delegato Mauro Moretti riscopre l’utile dopo le perdite dello stesso periodo di un anno fa, e vede crescere la redditività. I primi tre mesi del 2015 si chiudono per la honding dell’alta tecnologia con un risultato netto positivo per 11 milioni a fronte di una perdita di 12 milioni nel primo trimestre 2014. È un risultato che resta positivo anche se si guarda solo a un perimetro che escluda le attività del settore trasporti, che sono in corso di dismissione dopo l’accordo per la cessione a Hitachi di Ansaldo Sts e Ansaldo Breda: così l’utile è di 4 milioni da confrontare con una perdita di 15 nello stesso periodo di un anno prima. La redditività cresce con un +11% dell’Ebita a 157 milioni e un +9% dell’Ebit a 110 milioni.
Tornando alla super commessa, il primo step del programma per il rinnovo della flotta della Marina (la Legge Navale) prevede la costruzione e l’equipaggiamento di sette navi ad”altissimo livello di innovazione”: sei pattugliatori d’altura (con ulteriori 4 in opzione) e un’unità di supporto logistico. Le consegne saranno graduali tra il 2019 ed il 2025. La quota di Fincantieri per la costruzione delle navi vale, come detto, 2,3 miliardi di euro. Finmeccanica, tramite Selex Es, le equipaggerà dai radar alle armi e ai sistemi di combattimento con una quota di 1,2 miliardi.
«Il programma – commenta l’ad di Fincantieri, Giuseppe Bono – oltre alle significative implicazioni geo-politiche con il rilancio del ruolo dell’Italia nel Mediterraneo, ha una profonda valenza industriale, che consente alla società e all’indotto, di aumentare i livelli di occupazione e dello sviluppo della ricerca tecnologica».
Da parte sua Moretti ribadisce che Finmeccanica, «è pronta a cogliere l’opportunità di valorizzare fortemente il proprio patrimonio tecnologico nel settore navale e di investire ulteriormente nell’alta tecnologia».