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 2015  aprile 29 Mercoledì calendario

Se Le Figaro è entusiasta dell’Expo. Il quotidiano francese dedicata sette pagine all’evento. Dice che l’Italia per i prossimi sei mesi sarà «la vetrina del mondo», parla di «disordine gioioso e di nonchalance poetica». Tuttavia «Milano non ha il fascino di Roma»

Il più diffuso quotidiano francese Le Figaro dedica ben sette pagine all’Expo 2015. Contrariamente ai media italiani è entusiasta. Il fondo è di Bertrand de Saint Vincent che dice che con l’Expo «l’Italia diventa per sei mesi la vetrina del mondo». Parla di «disordine gioioso e di nonchalance poetica». Aggiunge che «per rassicurarsi, il commissario dell’Expo, Giuseppe Sala, ha ricordato che, nel 1900, a Parigi la stessa frenesia dell’ultimo minuto aveva ghermito gli organizzatori. Anche se l’appuntamento fu un successo, le sorelle latine si tengono la mano». «Milano», prosegue, «deborda di vitalità. Gli affari prosperano, il design e la moda ne hanno fatto una delle loro capitali mondiali». Tuttavia, dice il Figaro, «Milano non ha il fascino di Roma, Firenze Venezia e anche Napoli». E cita Stendhal che ci visse a lungo e scrisse: «Milano, 24 settembre 1816, arrivo, alle sette di sera, sfiancato dalla fatica». Che centra? Non sa, Bertrand de Saint Vincent, che Stendhal amò così tanto Milano «per i suoi cortili, i suoi canali, le sue nebbie e la sua grande bellezza, tutta da scoprire» che, sulla sua tomba in Francia, sotto il suo nome, ha fatto scrivere «Milanais»?