il Fatto Quotidiano, 22 aprile 2015
Ma Bee Taechaubol ha i soldi per comprarsi il Milan? È il rampollo di una ricca famiglia che possiede un numero incalcolabile di immobili e proprietà. Appassionato di pallone, ha inventato le Global Legend Series. Per lui il club rossonero vale 1,1 miliardi più i 248 milioni di debiti, però vuole acquistare subito il 30%, versando poco più di 300 milioni e poi salire al 70% tirando fuori dalle tasche altri 440 milioni entro i prossimi otto mesi
Mentre i cinesi invadono Milano – non solo per l’Expo ma anche con lo shopping immobiliare, ultimo acquisto la ex sede di Unicredit in piazza Cordusio – i capitali asiatici stanno per portarsi a casa un altro pezzo della città. Dopo l’Inter acquistata da un indonesiano (Eric Thohir), infatti, il Milan di Berlusconi è finito nel mirino del broker thailandese Bee Taechaubol, che avrebbe un’esclusiva a trattare fino a fine aprile con la Fininvest che ha comunque lasciato le porte aperte anche al concorrente cinese, il magnate delle bibite Richard Lee, interessato al club. Al vertice della Thai Prime, fondo di private equity con un patrimonio stimato in 1,2 miliardi di dollari, Bee è il trentanovenne rampollo di una ricca famiglia che possiede un numero incalcolabile di immobili e proprietà. Appassionato di pallone, ha inventato le Global Legend Series, un circuito calcistico pensato in collaborazione con l’ex calciatore Fabio Cannavaro (che voleva fargli comprare il Napoli) per promuovere il calcio con un tour di ex campioni. È stato lui a portare a Singapore, Bangkok e Kuala Lumpur stelle del calibro di Shevchenko, Kluivert e Nesta, Seedorf, guarda caso tutti ex milanisti.
Sul piatto Bee ha messo 1,1 miliardi più i 248 milioni di debiti e avrebbe intenzione di organizzare in seguito una cordata di imprenditori cinesi, malesiani e di Singapore che potrebbero valorizzare il brand rossonero nei quattro paesi orientali, oltre che partecipare alla costruzione del nuovo stadio. Secondo indiscrezioni rilanciate nei giorni scorsi dal Messaggero, invece, Bee sarebbe un intermediario che sta allestendo una cordata nella quale coinvolgere investitori cinesi e sceicchi di Dubai, uno dei sette emirati arabi dove sta fondando una banca. Il thailandese vuole acquistare subito il 30%, versando poco più di 300 milioni e poi salire al 70% tirando fuori dalle tasche altri 440 milioni entro i prossimi otto mesi. Nel piano Bee, inoltre, Silvio Berlusconi sarebbe presidente onorario. Nella serata del derby, il Mister B thailandese ha lanciato via Twitter un annuncio clamoroso: “Domenica prossima, 26 aprile, sarò a Milano, per siglare e chiudere l’accordo”. La domanda che si chiedono a San Siro però è una sola: ma questo Bee i soldi li ha davvero?