Il Messaggero, 22 aprile 2015
Per i migranti, non solo barconi ma anche yacht di lusso dove i bambini, figli d’alta borghesia, viaggiano con il salvagente. Quelli che partono dalla Turchia con navi sicure e buon cibo a bordo
Per entrare in Italia e chiedere asilo non bisogna necessariamente rischiare la vita sul miserabile naviglio dei trafficanti nord africani. C’è una nicchia di mercato, annidato in Turchia, che offre servizi “first class”, navi sicure, buon cibo in navigazione. Li offre ai ricchi, il viaggio costa tra i 7 ed i 9 mila dollari. Clienti sono soprattutto siriani, palestinesi ed egiziani.
Ieri sulla banchina di Pozzallo dal mercantile Sagittarius sono sbarcati 99 siriani, partiti da un porto turco con un vecchio – ma con scafo in ottime condizioni – yacht di lusso. Tre gli uomini d’equipaggio, siriani anch’essi, che sono stati arrestati. Il progetto originario prevedeva l’ingresso in un porto della costa orientale siciliana alla luce del sole. I viaggiatori si sarebbero spacciati per turisti, facendo perdere le tracce. Ma nel Canale di Sicilia il motore della barca si è guastato ed i siriani hanno chiesto e ottenuto soccorso. Il Sagittarius li ha presi a bordo, lasciando lo yacht alla deriva. Interrogati dalla polizia di Ragusa, i passeggeri hanno detto di essersi affidati ad una barca solida e ad un equipaggio di grande esperienza che, per 8.500 dollari a persona, garantiva “per prima cosa la sicurezza ai nostri figli”.
UNA CROCIERA
A bordo c’erano infatti 19 tra bambini e ragazzi e tutti erano dotati di salvagente. Sono figli di borghesia medio alta, professionisti e commercianti in fuga dal loro Paese dopo avere liquidato i propri beni. Per tutti loro l’Italia è una porta d’ingresso in Europa, sono diretti in Germania e Gran Bretagna. Sullo yacht era stato imbarcato un catering abbondante ed eccellente. La traversata dalla Turchia alla Sicilia ha dunque avuto le connotazioni di una crociera, incappata tuttavia nel guasto del motore.
Un altro gruppo di 11 siriani, con documenti in regola, di età compresa fra i 35 e 45 anni, appartenenti all’alta borghesia, ha fatto di meglio: ha acquistato cabine di prima classe su una crociera di Msc in partenza da Istanbul e quando la nave ha toccato Bari, il 9 dicembre scorso, sono scesi a terra per chiedere, indossando abiti adeguati alla first class, asilo politico. Hanno così dovuto vivere uno choc: dalla suite di Msc alla promiscuità del Centro di prima accoglienza.
Le indagini su questo mercato di nicchia sono partite da Pozzallo, che per la sua posizione è una metà privilegiata per chi proviene dall’Egeo. Interrogando profughi siriani e palestinesi gli investigatori sono risaliti a profili su Facebook in arabo dove è possibile acquistare il viaggio, su naviglio sicuro, pagando con bonifici bancari prima ancora di muoversi da casa. I gestori di uno solo di questi profili, secondo la polizia, ha incassato 1,7 milioni di dollari da clienti siriani, egiziani e palestinesi, nel giro di qualche settimana.
CLASSI SEPARATE
Non mancano neppure casi documentati di viaggi in yacht di lusso organizzati in classi separate. Più paghi e meglio vieni trattato. Lo raccontano i profughi – anche in questo caso siriani, egiziani e palestinesi – che a ridosso di Creta il 25 agosto scorso sono stati presi a bordo dal mercantile “Aquila” e condotti a Pozzallo dopo una richiesta di soccorso lanciata dagli scafisti. Un Sos probabilmente dettato dalla furbizia. Mollare il “carico” ed allontanarsi con la loro nave. Il materiale video e fotografico visionato dalla polizia dopo l’attracco dell’“Aquila” ha documentato la tipica vita di crociera sul “ponte di prima classe”, e gli scarti destinati ai meno abbienti.