Libero, 16 aprile 2015
Marchionne accelera sulla quotazione Ferrari. L’ad di Fca detta i tempi del debutto del Cavallino in borsa: sbarco previsto prima di fine estate. Ma sul listino non andrà più del 10%
Non è vero che c’è solo la vetrina-Italia dove sono in vendita i gioielli del nostro sistema industriale e finanziario. C’è, per fortuna anche un’Italia che compra. Protagonista, almeno negli ultimi giorni, il gruppo Agnelli: la cassaforte Exor perché ha lanciato l’offerta per rilevare con un assegno da 6 miliardi di euro (6,4 miliardi di dollari) PartnerRe, colosso della riassicurazione in Usa e uno dei primi al mondo. Ieri Sergio Marchionne che ha annunciato un futuro molto più dinamico per trattori, camion e bus di Cnh. «Guardiamo ad opportunità nel settore delle macchine per l’agricoltura – annuncia il grande capo agli azionisti riuniti in assemblea per l’approvazione dei conti – È il momento giusto per espandere la nostra attività a fronte del rallentamento del mercato, che sta toccando il fondo. Comunque non c’è niente di concreto, il processo di scouting sta andando avanti».
Piazza Affari reagisce con entusiasmo: il titolo Cnh risulta il migliore fra le blue chips con un miglioramento del 6,4% a 8,2 euro. Gli animi sono sereni: «Il 2014 è stato una pietra miliare per il gruppo non solo perché è stato il primo anno pieno di operatività, ma anche perché sono stati raggiunti gran parte degli obiettivi». Il manager, presidente di Cnh Industrial, ha aperto l’assemblea ad Amsterdam ricordando il «piano ambizioso». Ha aggiunto: «Affrontiamo il 2015 con grande fiducia».
Molto entusiasmo è colorato di rosso Ferrari. Non solo per l’inattesa vittoria di Vettel a Sepang. Quello che conta è la sgommata a Wall Street. Marchionne annuncia che il collocamento avverrà in estate. In Borsa finirà il 10% della rossa. Servirà a fissare un prezzo in vista della successiva e più corposa operazione. vale a dire l’assegnazione del restante 90% di Ferrari agli attuali soci Fca. I soci si troveranni in mano due azioni: le “vecchie” Fca e le nuove Ferrari. Ci sono molti dettagli ancora da chiarire. Oggi potrebbe essere la volta buona per svalare il velo sull’intera operazione. È un programma l’assemblea di Fca. La prima fuori da Torino dopo 115 anni di storia. Una svolta cui ne potrebbe seguire un’altra. Qualche informazione in più sul famoso partner di cui tanto e tanti (Marchionne compreso) ama parlare. Forse Volkswagen. Forse qualche orientale. «Non bisogna andare alla cieca – avverte – Bisogna analizzare in modo razionale, preciso, articolato. Niente sbruffoni». Il punto di partenza è finanziario porima ancora che industriale. L’industria dell’auto storicamente ha sempre distrutto valore.
«Nel 2009 il governo americano ha cercato di risolvere i problemi di sovracapacità ma non ha affrontato l’obiettivo ultimo che era il costo del capitale. Escludendo i costruttori nei segmenti premium, l’industria ha dimostrato di non essere in grado di remunerare il costo del capitale. Questo è un problema. Occorre riconoscere che ci sono tante duplicazioni nell’industria dell’auto che non creano competitività e non danno guadagni. Non capisco come mai altre industrie lo abbiano già capito e noi no».
A questo punto appare chiaro che il matrimonio è molto di pù di una semplice eventualità la ricerca di un partner è molto più di un’eventualità. Come ripetutamente spiegato da Elkann-e Marchionne la cosa fondamentale non è chi “acquisisce”, ma creare le condizioni per aumentare valore, possibilità di sviluppo e stabilità.