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 2015  aprile 16 Giovedì calendario

Si farà la fusione da 15,6 miliardi tra Nokia e Alcatel. I due Cda approvano. Così nascerà un gruppo delle apparecchiature e delle infrastrutture per le telecomunicazioni capace di sfidare i più forti come Huawei e Ericsson. Ma i sindacati temono tagli di personale

Nokia mette sul piatto più soldi di quanto si era ipotizzato per comprarsi Alcatel Lucent: 15,6 miliardi di euro contro i 13 delle prime indiscrezioni. I soci di Alcatel riceveranno 0,55 euro per azione (ma esclusivamente in azioni Nokia, senza passaggio di denaro) e alla fine avranno il 33,5% della nuova società mentre quelli Nokia controlleranno il 66,5%. I consigli ai amministrazione delle due società hanno approvato i termini della transazione, che dovrebbe concludersi nel primo semestre del 2016. Così nascerà un gruppo delle apparecchiature e delle infrastrutture per le telecomunicazioni capace di sfidare i più forti come Huawei e Ericsson.
Un premio del 28%
Il premio offerto agli azionisti di Alcatel è del 28% rispetto alla media del titolo negli ultimi tre mesi. Però l’offerta è stata accolta male alla Borsa di Parigi, dove il titolo di Alcatel Lucent ha perso quota. A parte questa reazione degli investitori, che può essere temporanea, è la natura del nuovo gruppo a inquietare molti francesi. Si chiamerà semplicemente Nokia, avrà sede in Finlandia, e sarà guidato dagli attuali vertici della società finnica: Risto Siilasmaa manterrà la carica di presidente mentre Rajeev Suri quella di amministratore delegato. I rappresentanti di Alcatel Lucent avranno solo tre posti su nove o dieci nel consiglio, ed esprimeranno un vicepresidente.
Ieri il direttore generale del gruppo franco-americano, Michel Combes, ha creduto di dover giustificare l’operazione: ha detto che farsi comprare da Nokia era inevitabile. «Quando sono entrato in Alcatel Lucent, due anni fa, la situazione era difficile. Prima mi sono impegnato a salvare il gruppo dal fallimento, e con successo, visto il ritorno alla redditività. Ma poi è apparso chiaro che Alcatel Lucent non poteva continuare da sola a far fronte alle sfide future, c’era bisogno di un partner. Da soli non avevamo i mezzi finanziari per investire nella misura necessaria, né la taglia adeguata per fare le economie di scala indispensabili a garantire la nostra competitività».
Risparmi per 900 milioni
Ma proprio l’accenno alle economie di scala suscita l’ansia dei lavoratori, dei sindacati e di molti politici francesi. Il futuro gruppo Nokia + Alcatel Lucent si prefigge risparmi sui costi per 900 milioni di euro entro il 2019 (oltre a un taglio degli oneri finanziari di 200 milioni entro il 2017). Quanto posti di lavoro saranno sacrificati? La società garantisce: neanche uno. Ma i sindacati stentano a crederci. Alcatel Lucent così com’è ha 53.000 dipendenti (in tutto il mondo) e Nokia 55.000. Sembra verosimile che una parte dei risparmi del nuovo gruppo integrato arrivi da un taglio dei doppioni. Gli ottimisti però segnalano che le sovrapposizioni fra le due aziende sono poche: i rami di attività sono abbastanza differenziati e anche le geografie dei rispettivi mercati sono più complementari che concorrenti. Ma alcune sovrapposizioni ci sono.