La Stampa, 16 aprile 2015
Torino, il giallo dell’impiegato in fuga con il figlio neonato. È scappato con l’auto mentre la moglie era al supermercato e ha varcato il confine francese: è caccia all’uomo
È scappato all’improvviso, in macchina, portando con sé il figlio di appena 16 giorni. Un neonato che ha bisogno di tutto. Di E. C., impiegato di 39 anni di Orbassano, nella prima cintura di Torino, e del piccolo non si hanno più notizie da martedì pomeriggio. Alle 13 la moglie S.C., 32 anni, è uscita da un centro commerciale e non ha più ritrovato nel parcheggio marito e figlio. Solo una certezza: il Freemont grigio di E.C. è stata ripreso un’ora e mezza più tardi dalle videocamere del traforo del Frejus. È andato in Francia. Non si sa nient’altro.
La ricostruzione
Martedì mattina, prima di sparire, pare che l’uomo fosse andato dal suo psichiatra, moglie e figlio l’avrebbero accompagnato. Sembra che avesse deciso autonomamente di interrompere la terapia farmacologica. Il medico gli avrebbe detto di riprendere la cura.
All’uscita dallo studio, non sembra turbato. La coppia si ferma in un centro commerciale per comprare un regalo al bimbo. E. C. e il piccolo rimangono in auto, ma quando la moglie torna nel parcheggio la Fiat Freemont grigia non c’è più. Lei compone freneticamente il numero del cellulare: alla prima chiamata squilla, ma lui mette giù. Poi spegne il telefono.
Da quel momento inizia l’incubo. Il telefonino non è stato più riacceso, nessuno ha più avuto notizie e la corsa contro il tempo per ritrovarli diventa ogni minuto più difficile.
L’ultimo avvistamento
Dopo i tentativi di chiamarlo la donna attiva il sistema di localizzazione dell’iPad: svela che il marito è in viaggio sull’autostrada A32, direzione Bardonecchia. Chiama il cognato, insieme partono per cercarlo. Ma E. C. passa il confine, il segnale svanisce. Le immagini delle videocamere del traforo del Frejus immortalano alle 14,30 il passaggio del Suv e svelano che ha raggiunto la Francia. La donna va prima alla polizia di Bardonecchia e più tardi sporge denuncia ai carabinieri di Orbassano: «Mio marito è scappato con nostro figlio».
Gli investigatori hanno contattato la gendarmerie, le ricerche sono state estese a tutta la Francia, in particolare alla Costa Azzurra. Alcuni famigliari hanno infatti una casa vicino a Mentone e si ipotizza – si spera – che quella sia la destinazione di E. C., sebbene non abbia con sè le chiavi. Ma le prime verifiche non hanno avuto alcun esito.
«Erano felicissimi»
«Potrebbe essere anche andato a Lourdes, era un suo desiderio -ipotizzano gli amici – Da circa 6 anni è diventato molto religioso». Nessuno crede che possa aver fatto del male al bimbo: «Sono stato il primo a vederli di ritorno dall’ospedale dopo il parto, pochi giorni fa, erano felicissimi – conferma attonito un vicino di casa -. Lui è un ragazzo tranquillo, simpatico. Lavorava molto, ma fino qualche tempo fa trovava il tempo di giocare qualche sera a calcio nella squadra del condominio».
Pochi conoscono i problemi che affliggono da tempo l’impiegato, tenuti sotto controllo grazie ai medicinali. La moglie ha però raccontato ai carabinieri che mai, nemmeno di recente, ci sono stati problemi all’interno della coppia. Innamorati da una vita, si sono sposati cinque anni fa e sono andati a vivere in un bel complesso residenziale a Orbassano. Lei impiegata nel settore pubblico, lui al lavoro in una società per conto del Centro Ricerche Fiat.
Lo scorso 30 marzo l’arrivo del piccolo sembrava aver portato una gioia immensa in famiglia, ma «qualcosa» ha fatto precipitare la situazione. Da due giorni l’uomo è in fuga con un neonato che è sempre stato allattato al seno. Ha con sé carte di credito, contanti e un borsone con pochi generi di prima necessità.