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 2015  aprile 16 Giovedì calendario

Il divo americano Ben Stiller approda ai Fori Imperiali per girare un film e d’incanto intorno alle rovine dei Cesari spariscono i venditori abusivi e i finti gladiatori. Se al cospetto di un evento o di una celebrità internazionale le istituzioni si affannano a mettere in ordine, significa che all’ordine attribuiscono un valore. Non lo attribuiscono però ai loro concittadini, che in teoria pagano le tasse per avere quei servizi

Che il nostro sia un Paese servile, abituato da millenni a compiacere gli invasori, anche certe piccole notizie si incaricano di confermarlo. Come quella del divo americano Ben Stiller che approda ai Fori per girare un film e d’incanto intorno alle rovine dei Cesari spariscono i venditori abusivi e i finti gladiatori. Era appena successo con il cast dell’ultimo 007, in onore del quale la bolgia del lungotevere si era trasformata per qualche giorno in un giardino zen. Succederà a breve col Giubileo, quando un milione di antenne cresciute come funghi velenosi e anarchici sopra i tetti di Roma verranno estirpate per non turbare le inquadrature delle tv estere. Ai torinesi tornerà alla mente l’efficienza dei servizi pubblici durante le Olimpiadi, ai milanesi le tante iniziative volte a privilegiare gli ospiti della moda, del mobile e dell’Expo, di chiunque cioè possegga il requisito essenziale di non essere un residente.
Se al cospetto di un evento o di una celebrità internazionale le istituzioni si affannano a mettere in ordine, significa che all’ordine attribuiscono un valore. Non lo attribuiscono però ai loro concittadini, che in teoria pagano le tasse per avere quei servizi che vengono elargiti con efficacia solo se a beneficiarne è chi viene da fuori. Certi diritti che presso popoli meno originali del nostro sono considerati un patrimonio collettivo, qui rimangono un privilegio esclusivo. L’elargizione di un favore, purché a tempo determinato. Qualora Ben Stiller decidesse di fermarsi a Roma, perderebbe l’aura di ospite d’onore per finire truffato e angariato come un italiano qualunque.