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 2015  aprile 15 Mercoledì calendario

Lupi da salotto. Belli e pericolosi, sono esemplari selvaggi, ottenuti fuorilegge: valgono 4mila euro, vengono dalla Repubblica Ceca e in Italia arrivano in compagnia di armi, caviale, droga e prostitute

Sono cani lupo più belli, più grandi. Più lupi. Un gruppo di allevatori, filibustieri dell’Est europeo che hanno poi trovato una sponda in alcuni spregiudicati rancher italiani, ha deciso di far girare le lancette dell’orologio evoluzionistico alla rovescia e – sapendo che guadagneranno quattromila euro per ogni animale venduto —, ha dato il via a una proliferazione di lupi da salotto nel nostro Paese. Lupi, non cani lupo. Ce ne sono oltre duecento in Italia, hanno certificato gli investigatori. E, visto che i lupi hanno dato vita – 130 mila anni fa – ai cani e non viceversa, quello che alcuni contrabbandieri stanno praticando è un’offesa alla natura e ai suoi cicli, oltreché un falso ideologico, un falso indotto e una truffa.
Il Corpo forestale, attraverso l’ufficio specializzato Cites, sta contestando questi reati a un’organizzazione installata in diversi allevamenti italiani, il più importante sull’Appennino toscoemiliano, dove gli ispettori si apprestano a sequestrare duecento esemplari di “lupi-cane”. Nel 2013, prima tranche dell’Operazione Ibrido, furono trentotto gli esemplari fermati. Cinque sono stati portati via in queste settimane da appartamenti di Cosenza e La Spezia e affidati all’Ispra, che ne sta controllando il Dna. Un lupo arrivava dalla Cecenia, un secondo dalla Russia: sono stati instradati a Mosca su furgoncini turistici, affidati in Polonia a un altro corriere. Hanno viaggiato in compagnia di armi, caviale, droga. Prostitute.
Il primo incrocio animale è stato realizzato in Repubblica Ceca nel 2002. Tre lupi selvaggi sono stati inseriti in un allevamento di cani lupo cecoslovacchi, i bellissimi e già sufficientemente aggressivi Mutara, esemplari gregari, a forte istinto territoriale, difficili da gestire. Il Mutara è già un incrocio, tra l’altro. Gli sperimentatori temevano che l’animale da preda si sarebbe mangiato quello domestico, ma quando i lupi hanno trovato le femmine giuste si sono accoppiati e l’incrocio malsano è diventato nuova vita. Gli allevatori- filibustieri si sono accorti presto della bellezza dell’animale ibrido: grande, il muso allungato, il manto lucente, o nero o bianco. Un vero e proprio lupo, da mettere tranquillamente nelle case degli occidentali. E così da una dozzina d’anni i pusher dell’Est Europa hanno cercato il canale per importare in Italia la nuova specie. L’hanno trovato e qui da noi nuove e pericolose commistioni di sangue sono partite: con i cani lupo russi e con quelli del Nord Europa.
Sono incroci illegali, secondo la Convenzione di Washington che tutela gli esemplari entro le quattro generazioni. Per la loro detenzione ci vuole un certificato, che gli allevatori-contrabbandieri non forniscono. Soprattutto, i lupi-cane evoluzione impazzita del Mutara sono considerati animali pericolosi. Si sono già registrate aggressioni. Gli esperimenti a fini commerciali non tengono in conto che le nuove specie hanno zampe posteriori troppo alte e fragili. Gli esperti della Cites hanno già riscontrato casi di accoppiamenti padre-figlia, atto che indebolisce la razza e destina il lupo-cane al declino.
Sì, i lupi-cane iniziano a vedersi anche nelle gare canine e l’inganno ha portato diversi giudici, e prima ancora l’Ente nazionale della cinofilia italiana, a dare un pedigree ad animali bastardi. Non si può riconoscere – per legge – una specie selvatica.