Corriere della Sera, 15 aprile 2015
«Come Lega siamo pronti a occupare ogni albergo, ostello, scuola o caserma desinate ai presunti profughi». Salvini interviene così sull’emergenza sbarchi. Replica Laura Boldrini: «Terrificante chi specula sui drammi». Il ministro Gentiloni: «L’Europa sta facendo troppo poco»
«Alfano e Renzi cercano altri 6.500 posti letto per immigrati. Chiedo ai governatori, ai sindaci della Lega Nord di dire no, con ogni mezzo. Come Lega siamo pronti a occupare ogni albergo, ostello, scuola o caserma desinate ai presunti profughi». Uno scatenato Matteo Salvini critica la circolare del Viminale che chiede ai prefetti di predisporre posti letto negli alberghi per i profughi e lancia la sfida della Lega al governo sull’emergenza immigrazione di questi giorni. Lo fa su Facebook con un post durissimo. Poi, da Siena, rilancia con l’ironia, e s’inventa lo slogan «alfano.com; fa l’affittacamere come Booking e Venere.it».
Ma Salvini non si ferma qui. Dice anche che se ci fosse lui al governo, chiamerebbe «i comandi della Guardia costiera e della Marina militare e darei l’ordine alle navi di pattugliare, soccorrere se c’è bisogno ma non far sbarcare assolutamente nessuno».
I suoi lo seguono, e il no arriva dal presidente del Veneto Luca Zaia («Basta ad un’operazione di sostanziale fiancheggiamento dei trafficanti di uomini, in Veneto i posti a disposizione sono zero»), dal segretario della Lega in Piemonte Roberto Cota («Dobbiamo aspettarci altri arrivi nella Regione? I nostri amministratori locali si opporranno con forza»), dal capogruppo alla Camera Massimiliano Fedriga («La pazienza è finita, se Alfano invierà nuovi clandestini sui nostri territori, sarà battaglia durissima»).
«È terrificante e gravissimo che ci sia chi specula sugli immigrati in fuga dalle guerre», ha commentato la presidente della Camera, Laura Boldrini, in risposta alle dichiarazioni di Salvini, mentre il commissario agli Affari interni dell’Unione europea, Dimitris Avramopoulos, ha confermato che l’Italia «si trova in questo momento sotto pressione» per la nuova ondata di flussi migratori provenienti dal Nord Africa, e per questo «dobbiamo sostenerla ed aiutarla». Ma l’Europa, dice il governo italiano, non sostiene a sufficienza, sia dal punto di vista economico sia da quello politico e logistico lo sforzo del nostro Paese per evitare nuove stragi del mare.
Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha spiegato a Radio 24 che «l’Ue fa troppo poco, 3 milioni al mese per questa emergenza mi sembra davvero troppo poco». Poi da Lubecca, dove è arrivato per il G7 dei ministri degli Esteri, ha aggiunto che l’Italia «ha il compito e il dovere» di portare la crisi libica all’attenzione dell’Ue. E non solo perché sul fronte dell’immigrazione è la prima a farne le spese ma perché è nell’interesse dell’intera comunità internazionale». L’Europa, «deve e può fare di più», ha concluso Gentiloni, appoggiato dalla rappresentante della politica estera europea, Federica Mogherini, anche lei a Lubecca. «L’Italia – ha assicurato – non rimarrà sola».