Il Sole 24 Ore, 10 aprile 2015
Fiat Chrysler Automobiles alza l’offerta del bond: domanda per 10 miliardi. L’ammontare iniziale da 3 miliardi è stato aumentato per la la forte richiesta. Collocate obbligazioni per 3,5 miliardi di dollari
Una domanda record per il bond lanciato da Fiat Chrysler Automobiles (Fca) e collocato ieri nel tardo pomeriggio. Le richieste degli investitori hanno toccato 10 miliardi di dollari, spingendo l’emittente ad innalzare l’offerta a 3,5 miliardi di dollari dagli iniziali 3 miliardi.
Tutte esaurite le due tranche a 5 e 8 anni il cui prezzo di collocamento si è mantenuto all’interno della forchetta indicata alla vigilia. Sulla tranche a 5 anni da 1,5 miliardi di dollari, il prezzo è stato fissato al 4,5% (nella parte inferiore della guidance fissata tra 4,5% e 4,75%) con un differenziale di 315 base sul Treasury di identica scadenza. Sulla seconda tranche a 8 anni, sempre da 1,5 miliardi, il bond è stato collocato al rendimento del 5,25% (contro una guidance iniziale compresa tra il 5,0% e il 5,25%) con spread di 345 punti base.
Sul mercato americano i bond high yield (i rating delle note di Fca sono B2 e BB-) stanno vivendo una nuova primavera al punto che nei primo tre mesi dell’anno hanno toccato nuovi record tornando ai livelli precedenti la crisi finanziaria. La forte richiesta degli investitori in titoli ad alto rendimento sta sostenendo anche le emissioni di Abs (Asset backed securities) proprio del settore auto. Come previsto, queste positive condizioni del mercato hanno spinto l’interesse degli investitori verso il bond Fca legato al rifinanziamento del debito Chrysler attraverso l’esercizio della call dell’obbligazione in scadenza nel 2019. Per il gruppo automobilistico la nuova nota unsecured e priva di opzioni di richiamo consentirà un risparmio sul costo del funding dal momento che il bond ritirato secured pagava una cedola dell’8% e aveva una vita residua di 4 anni.
Chrysler ha in circolazione un altro bond secured da 3,1 miliardi di dollari scadenza 2021 con caratteristiche simili a quello appena ritirato: anche in questo caso l’obbligazione presenta una call che scatta nel giugno del prossimo anno. Su questo bond con cedola 8,25% S&P ha alzato il rating a BB- da B.
L’annuncio del bond da 3 miliardi di dollari, oltre agli investimenti nei motori Alfa a Termoli e la buona giornata per gli automobilistici europei hanno sostenuto il titolo Fca in Borsa. L’azione si è portata a ridosso della soglia dei 15,8 euro toccata il mese scorso e ha poi chiuso tra i migliori della seduta a Piazza Affari (+2,36% a 15,63 euro). Due giorni fa la società aveva annunciato che sarà lo stabilimento molisano di Termoli a produrre i due modelli di propulsore a 4 e 6 cilindri con una capacità produttiva di 200mila motori l’anno in grado di soddisfare circa la metà dei volumi previsti nel piano Alfa Romeo del 2018. L’annuncio rappresenta un nuovo tassello nella politica di investimenti di Fca in Italia, dopo quelli già annunciati a Pomigliano, Grugliasco, Melfi, Mirafiori e alla Sevel. Per gli analisti, gli investimenti in Alfa Romeo dà «ulteriore conferma della consistenza del piano di rilancio»del marchio.