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 2015  aprile 09 Giovedì calendario

Hillary Clinton si prepara alla corsa alla Casa Bianca e Bill si rifugia nel backstage per non fare ombra. «Sarò presente, ma nelle retrovie, farò il “backstage advisor”, l’ho già detto a Hillary. Per fare bene una campagna elettorale bisogna essere arrabbiati. Ma io sono nonno, ho appena visto la mia nipotina, come potrei essere arrabbiato?»

Bill Clinton questa volta si sposta in modo che gli elettori e, soprattutto, le elettrici possano vedere Hillary Diane Rodham Clinton brillare di luce propria. «Sarò presente, ma nelle retrovie, farò il “backstage advisor”, l’ho già detto a Hillary. Per fare bene una campagna elettorale bisogna essere arrabbiati. Ma io sono nonno, ho appena visto la mia nipotina, come potrei essere arrabbiato?». L’ex presidente, come spesso gli capita nelle questioni familiari, parte bene e poi finisce con una gaffe: «la nipotina», Charlotte, 6 mesi, è la bambina di Chelsea, figlia di Bill certo, ma anche di Hillary. Tutti e due sono nonni e quindi tutti e due non dovrebbero essere «arrabbiati». Nei prossimi giorni, a New York, si attende il grande annuncio. La vera corsa per le presidenziali 2016 comincerà quando Hillary dirà ufficialmente: «Mi candido». Lo staff è già al lavoro nei 7.500 metri quadri presi in affitto a Brooklyn Heights, atmosfera da film di Woody Allen, da dove si gode una delle viste più spettacolari di Manhattan.
L’ombra di Bill è il primo problema della campagna di Hillary. Otto anni al Senato (2001-2009), quattro da segretario di Stato (2009-2013), sei libri non sono bastati per affrancare la sessantasettenne signora Rodham dalla moglie di Clinton. La politica non c’entra; tantomeno i programmi o il posizionamento elettorale. Da diciassette anni, appena si pronuncia il nome Clinton, la curiosità del pubblico scivola nei ricordi di Monica Lewinsky, l’amante dell’allora presidente. Non si spiega altrimenti il successo del musical sulla famiglia presidenziale in programmazione in questi giorni a Broadway: Hillary è alle prese con un Bill diviso in due, lo statista posato e il bugiardo playboy. Anche il libro The Residence: Inside the Private World of the White House, scritto dalla giornalista Kate Anderson Brown, promette di rivelare «le vite segrete di Hillary e Bill». Può andare avanti così fino al voto? Bill fa un passo indietro e si nasconde nel «backstage».