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 2015  aprile 07 Martedì calendario

Il personale della Casa Bianca racconta la vita segreta dei suoi presidenti: dal bagno nudo di JFk alle sfuriate dei Clinton per il pompino della Lewinski, passando per le docce calde sul pene di Johnson

Le sfuriate tra Bill e Hillary, i bagni nudo in piscina di John Fitgerald Kennedy, le docce alle parti intime di Lyndon Johnson. Ne hanno viste e sentite tante le pareti della residenza più famosa d’America: la Casa Bianca. Ma se i muri non parlano, questa volta ha rotto il silenzio il personale di servizio dei presidenti, le cui testimonianze sono state raccolte in un libro in uscita oggi, “The Residence: Inside the Private World of the White House” (HarperCollins) scritto dalla giornalista Kate Andersen Brower. Tra gli intervistati ci sono chef, camerieri, maggiordomi, giardinieri, tutti ex dipendenti, ad eccezione di uno ancora in servizio, che hanno deciso di infrangere la regola della riservatezza e rivelare dettagli intimi degli inquilini
presidenziali.
IL CASO LEWINSKI
E hanno raccontato ad esempio quando Hillary, dopo essere andata su tutte le furie per lo scandalo di Monica Lewinsky, prese Bill a librate, e in modo talmente pesante da costringerlo a farsi mettere dei punti in testa. La scusa ufficiale fu che il presidente si era fatto male sbattendo contro la porta mentre andava in bagno nel cuore della notte. Una versione che non convinse nessuno.
Tra i presidenti famosi per le loro scappatelle, non poteva mancare Kennedy, il quale, approfittando dell’assenza di Jackie (nella foto) se la spassava anche con le segretarie e in particolare sembra che amasse fare il bagno nudo in piscina.
UNA DOCCIA SPECIALE
Lyndon Johnson invece aveva letteralmente un’ossessione per le docce d’acqua calda con getti potenti. Prima di andare alla Casa Bianca, nella sua abitazione Johnson si era fatto installare una doccia speciale con bocchette che mandavano acqua in tutte le direzioni. Una di queste era destinata al suo pene, che lui aveva soprannominato “jumbo”. Il personale della Casa Bianca fu costretto a mandare una squadra a casa del presidente per studiare la doccia e per replicarla ci vollero decine di migliaia di dollari. Johnson pretese che le spese fossero a carico della Difesa e apparissero sotto il capitolo “fondi classificati per la sicurezza”. E su Barack Obama, un usciere racconta che durante la prima notte alla Casa Bianca, sentì il neopresidente esultare affermando: «Ce l’ho fatta, ce l’ho fatta», e poi la musica ad alto volume, un brano di Mary J. Blige. «Come partì Real Love – si legge – il presidente disse all’usciere: scommetto che non hai visto nulla di simile prima in questa casa, vero?».