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 2015  aprile 03 Venerdì calendario

Storia e importanza della Saar, la terra europea contesa da Francia e Germania, una delle regioni che hanno maggiormente contribuito alla rivoluzione industriale tedesca e all’ascesa del Secondo Reich

Confesso la mia ignoranza: in questo caso, riguarda la Saar, attualmente uno dei 16 Länder della Germania. Ho scoperto che prima della Seconda guerra mondiale era un protettorato anglo-francese e, malgrado la guerra fosse finita con la disfatta della Germania, alla Saar è stato consentito di unirsi alla madre patria. Credo che si tratti di uno dei pochi casi del genere. Come è potuto succedere?
Attilio Lucchini
attiliolucchini@hotmail.it
Caro Lucchini,
La Saar è stata per molto tempo il cuore carbonifero della Germania, una delle regioni che hanno maggiormente contribuito alla rivoluzione industriale tedesca e all’ascesa del Secondo Reich come potenza economica mondiale tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Non è sorprendente quindi che la Francia, alla fine della Grande guerra, sperasse di staccarla dal corpo del Paese sconfitto per farne un dipartimento francese. Ma Woodrow Wilson, presidente degli Stati Uniti, si oppose e la conferenza della pace produsse un compromesso. Le miniere di carbone furono date alla Francia in conto indennizzi e la regione, denominata «Territorio del bacino della Saar», venne concessa in amministrazione congiunta, per quindici anni, a Parigi e a Londra. Alla fine di questo periodo un referendum avrebbe permesso ai cittadini della Saar di decidere il proprio futuro. Il referendum ebbe luogo il 13 gennaio 1935, due anni dopo l’avvento di Hitler al potere, e il 90,8% degli elettori, con grande disappunto della Francia, scelse la Germania.
Vi fu un secondo atto, apparentemente simile al primo. Alla fine della Seconda guerra mondiale la Saar fu occupata dalle truppe francesi e il governo di Parigi sperò, ancora una volta, di annetterla o farne un territorio autonomo. Ma il clima politico era cambiato e la soluzione fu un trattato del 1954 con cui Francia e Germania si accordarono per lasciare alla Saar il diritto di proclamarsi indipendente. Un anno dopo, con un referendum, i suoi abitanti dimostrarono, tuttavia, di non avere cambiato idea: il 67% votò per la Germania.
In altri momenti questo voto sarebbe stato percepito come una nuova e preoccupante manifestazione di nazionalismo tedesco. Ma nel frattempo, il 9 maggio, 1950 Robert Schuman, un uomo di Stato francese che parlava perfettamente il tedesco per avere trascorso in Germania una parte della sua giovinezza, aveva proposto la creazione di una Comunità europea del carbone e dell’acciaio. I cittadini della Saar avevano il diritto di considerarsi tedeschi, ma il loro carbone era ormai, grazie alla lungimiranza di Schuman e al sogno europeo di Jean Monnet, una ricchezza dell’Europa.