Corriere della Sera, 2 aprile 2015
Ancora la maledizione dei Getty. Andrew, nipote del magnate, è stato trovato senza vita nella sua villa a Los Angeles. Tra morti misteriose, suicidi, droghe, ’ndrangheta, rapimenti, tumori, dollari, potere e figli segreti, l’ombra nera che accompagna una delle famiglie più famose d’America e del mondo
La dinastia Getty: dollari a palate, ricchezza, potere e qualche disgrazia. Un castello dorato avvolto da una maledizione, a conferma che i soldi possono molto ma non sono tutto. L’ultima storia ha coinvolto in modo tragico uno degli eredi dell’impero, Andrew Getty, 47 anni, trovato morto nella sua residenza di Los Angeles. Una fine strana, un mezzo giallo anche se per ora si non c’è prova di un atto criminale.
Martedì pomeriggio, Hollywood Hill, zona celebre nella «città degli angeli». Al 911 – il 113 locale – è arrivata una chiamata di soccorso. È la ex fidanzata di Andrew, Lanessa, che afferma di averlo scoperto senza vita nel bagno della residenza. «Ha avuto un infarto», avrebbe detto la donna. Gli agenti lo trovano nudo, con i segni di un trauma nella parte inferiore del corpo. Per questo sollecitano la collaborazione della Divisione omicidi. Una richiesta legata anche al passato della vittima. Al commissariato conoscono bene quell’indirizzo e non soltanto perché ci viveva un Getty. Nell’arco dei mesi sono stati costretti a intervenire trentuno volte, chiamati da Andrew e dalla compagna trentenne, protagonisti a volte di liti furibonde. In alcuni casi erano entrambi sotto l’influenza di sostanze stupefacenti.
Di recente l’uomo aveva avviato un’azione legale contro una donna, anche se non è chiaro se fosse proprio la sua ex. Inevitabile che all’inizio gli accertamenti si siano concentrati sulla ragazza e, secondo informazioni trapelate due giorni fa, si arrivi a un suo fermo. Ma successivamente la polizia ha precisato che non sono emersi indizi a suo carico. La morte di Andrew andrebbe classificata come incidente o provocata da cause naturali. Da giorni non si sentiva bene. Qualche giornale cita particolari sordidi, svelati da qualche investigatore. Solo le indagini potranno confermare, definitivamente, che non si è trattato di un’aggressione allontanando qualsiasi sospetto sulla fine di Andrew.
Rispunta così l’ombra nera che accompagna una delle famiglie più famose d’America e del mondo. Un clan finito sotto i riflettori per i miliardi accumulati grazie al lavoro e all’intuito del capostipite, J. Paul Getty. Petroliere, collezionista d’arte, mecenate ma anche Paperone spigoloso, ha aperto una strada dove le pietre miliari erano i milioni guadagnati, a cominciare dal primo quando aveva solo 25 anni. Un successo incredibile segnato però da sventure che hanno colpito chi gli era attorno.
Paul Getty ha perso un figlio di dodici anni a causa di un tumore. Un altro si è tolto la vita usando un coltellaccio e una miscela di barbiturici in un anno nero. Il 1973. Sempre in quell’epoca il nipote J. Paul Getty III è stato sequestrato dalla ‘ndrangheta a Roma. Un’azione clamorosa. I banditi tagliano un orecchio al giovane e lo spediscono alla famiglia, chiedono come riscatto una cifra pazzesca: 17 milioni di dollari. Parte una trattativa resa complicata dall’atteggiamento del capostipite. Lui non vuole pagare e spiega con una battuta il motivo: «Se oggi pago, domani avrò altri 14 nipoti sequestrati». E molti riscatti da versare nelle borse dei gangster.
Alla fine, Getty il vecchio si piega al ricatto ma alle sue condizioni. La banda si acconta di 2 milioni di dollari che J. Paul passa ai familiari del nipote. Però si tratta di un prestito, con un tasso del 4 per cento. Storia che farà parlare molto, per le circostanze e per il profilo della vittima. Il patriarca spirerà tre anni dopo mentre Getty III avrà un’esistenza mai tranquilla, segnata dagli eccessi. Morirà nel 2011 a soli 54 anni. Di altro tipo i problemi di Gordon, il padre di Andrew. Nulla di luttuoso o nero. L’erede si era fatto, in segreto, una seconda famiglia. Una relazione con una donna non sposata dalla quale sono nati tre figli. Situazione alleviata dal patrimonio miliardario dei Getty.