La Stampa, 26 marzo 2015
Se la maionese sposa il ketchup: la mega fusione Kraft-Heinz. Nasce il quinto gruppo alimentare a livello mondiale. Valutato 70 miliardi di dollari, avrà 28 miliardi di ricavi
Un matrimonio da oltre 45 miliardi di dollari, destinato a ridisegnare la mappa dell’industria alimentare mondiale, grazie all’unione di oltre trenta marchi, e con un testimone d’eccezione come Warrenn Buffett. Le indiscrezioni filtrate nella tarda serata di martedì hanno trovato conferma prima dell’inizio degli scambi di ieri a Wall Street, quando H.J. Heinz e Kraft Foods Group hanno ufficializzato le loro nozze.
Si tratta dell’operazione più ricca dall’inizio della crisi finanziaria che vede coinvolto un private equity, ovvero 3G Capital. Si tratta della società che nel 2013, in cordata con Berkshire Hathaway di Buffett, rilevò per 23 miliardi di dollari Heinz, «business» gestito per 125 anni dall’omonima dinastia, la cui ereditiera è anche moglie dell’attuale segretario di Stato Usa, John Kerry. L’unione consente la nascita del quinto colosso al mondo del comparto alimentare, valutato 70 miliardi e con un giro d’affari stimato intorno ai 28 miliardi di dollari, un risparmio di costi di 1,5 miliardi entro il 2017, e composta da un capitale umano di 46 mila dipendenti.
Kraft, oltre a sottilette e maionese, porta in dote, Planters, il re delle noccioline, il brand di gelatine Jell-O, e Maxwell House produttore di caffè americano. Heinz, secolare sinonimo di ketchup, mette sul piatto Weight Watchers (in licenza), i ristoranti T.G.I Fridays, (acronimo di Thank Goodness it’s Friday) oltre a Daddies, Classico, Bagel Bites e tanti altri. Secondo i termini puntuali della transazione, gli azionisti di Heinz controlleranno il 51% della nuova società, mentre a Kraft spetterà il 49%, ricevendo in aggiunta un dividendo speciale di 16,50 dollari ad azione pari al 27% del valore di chiusura del titolo registrato martedì.
Per finanziare il dividendo saranno messi sul piatto 10 miliardi di dollari da parte di 3G e Berkshire, entrambe intenzionate a mantenere la propria partecipazione nel neonato colosso, il cui titolo sarà quotato sul mercato azionario. «Il nostro è un impegno di lungo termine», hanno sottolineato le due società, mentre l’Oracolo di Omaha ha sottolineato con orgoglio che la sua Berkshire, con 320 milioni di azioni Heinz-Kraft, sarà il principale azionista del nuovo gruppo. 3G Capital, da parte sua, va a rafforzare ulteriormente il proprio «portafoglio marchi», già ricco grazie a una campagna acquisti che dura da circa sette anni.
Il private equity brasiliano ha contribuito all’acquisizione del colosso birraio Anheuser Bush da parte del rivale InBev, ha investito in Burger King per 3,3 miliardi di dollari, e dopo aver comprato Heinz ha rilevato una quota di maggioranza di Tim Hortons, un altro operatore di «ristoranti veloci». Il presidente di Heinz, Alex Bahring (partner in 3G) manterrà la carica nella nuova società, quello di Kraft, Joh Cahill, sarà il vice. Bernardo Hees, amministratore delegato del colosso del ketchup, diventa invece Ceo di Heinz-Kraft, a lui spetterà attuare le strategie per far fronte alle sfide imposte da un settore in continua evoluzione.
Sfide sulle quali gli investitori sembrano scommettere, a giudicare dal balzo del 35% messo a segno ieri da Kraft sul Nasdaq.