Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  marzo 26 Giovedì calendario

Forse un pilota dell’Airbus è rimasto chiuso fuori dalla cabina di comando • Arrestati a Brescia con l’accusa di reclutare giovani per la jihad • La polizia potrà controllare da lontano anche i contenuti del computer • Heinz e Kraft si fondono • Il mistero della fioraia licenziata da Michelle Obama


Airbus La prima scatola nera dell’Airbus Germanwings precipitato martedì ha conservato intatto il file audio della cabina di pilotaggio. Non ci sono comunicazioni all’esterno e neppure richieste di aiuto, ma si tratta di un documento prezioso, perché dovrebbe aver registrato i suoni e gli annunci fatti nella cabina, anche gli eventuali allarmi. L’analisi acustica potrà anche stabilire il regime al quale stavano girando i motori dell’Airbus. Nella notte il “New York Times” ha anticipato che nel sonoro, secondo fonti investigative, si sente uno dei due piloti lasciare la cabina per qualche minuto. Al momento di rientrare bussa più volte, senza ottenere risposta. A un certo punto tenta addirittura di sfondare la porta. Per ora è impossibile capire perché un pilota abbia lasciato la cabina, ma se fosse vera l’indiscrezione, al momento dello schianto, al comando dell’aereo c’era un solo pilota, che non ha voluto, o potuto, aprire la porta. L’ipotesi più accreditata, ma solo in via teorica, come ha detto ieri uno dei 15 tecnici della Bea inviati sul posto da Parigi, è quella di una improvvisa depressurizzazione dell’aereo, dovuta a un difetto strutturale come il fissaggio di un portellone oppure a una panne del sistema di aerazione, che almeno spiegherebbe con uno svenimento collettivo quella planata così passiva.

Jihad A Brescia sono stati arrestati, perché accusati di reclutare ragazzi italiani per la jihad, Alban Haji Elezi, di 38 anni, e un suo nipote, entrambi cittadini albanesi. In arresto anche un ventenne di origine marocchina, mentre un quarto uomo sarebbe fuggito in Siria. Il gruppo avrebbe convinto un ragazzo tunisino, residente in provincia di Como, ora sottoposto a sorveglianza, ad aderire al Califfato di al Bagdadi.

Pc Una modifica al decreto antiterrorismo emanato il 19 febbraio scorso prevede per i reati indicati all’articolo 266 del codice di procedura penale (delitti per i quali è previsto l’ergastolo o la reclusione superiore a cinque anni, quali quelli contro la pubblica amministrazione, droga, traffico di armi e sostanze esplosive, contrabbando, usura, ingiuria, minacce), «l’intercettazione telematica anche attraverso l’impiego di programmi informatici da remoto e dei dati presenti in un sistema informatico». Significa che la polizia potrà utilizzare software spia, trojian horse, keylogger, per acquisire informazioni da social network e piattaforme, quali whatsapp, usati dai cittadini su cui gravano forti indizi di colpevolezza. «Non sono intercettazioni preventive - spiegano dalla Commissione - perché comunque c’è sempre bisogno dell’autorizzazione di un giudice, su richiesta del magistrato». Secondo gli esperti di Internet, però, il controllo da remoto diventa molto più pervasivo e mette a rischio la privacy di tutti. Non è la sola modifica apportata, finora, al testo licenziato dal governo a febbraio. Gli operatori telefonici e i provider sono obbligati a conservare i dati delle comunicazioni (telematiche e telefoniche, comprese le chiamate non risposte), fino al 31 dicembre 2016. Altre novità: l’aumento della pena dai 5 agli 8 anni di reclusione per i foreign fighters e obbligo di arresto in flagranza per gli scafisti. Ancora in discussione, invece, la cosiddetta norma “anti-Greta e Vanessa” che specifica l’«esclusiva responsabilità individuale» sulle conseguenze di chi fa viaggi all’estero in zone pericolose.

Fusione Kraft ed Heinz si fonderanno. Il nuovo gruppo si chiamerà Kraft Heinz e sarà il quinto nella hit parade mondiale del settore, con oltre 46mila dipendenti, un fatturato annuo di 28 miliardi di dollari e una capitalizzazione di Borsa che nel 2017 raggiungerà i 100 miliardi di dollari. L’operazione, la più grande registrata da Wall Street nel 2015, conferma l’alleanza tra la Berkshire Hathaway, holding di Warren Buffett, e la 3G Capital, società brasiliana di private equity che fa capo al miliardario sudamericano Jorge Paulo Lemann. La Heinz, che non è quotata a Wall Street, controllerà il 51% del nuovo gruppo, mentre gli azionisti della Kraft rimarranno con il 49% e riceveranno un dividendo straordinario di 16,5 dollari per ogni azione, per un totale di circa 10 miliardi di dollari che saranno pagati dalla Heinz. La notizia di questo generoso dividendo ha fatto aumentare ieri del 38% le quotazioni della Kraft a Wall Street. La Kraft Heinz sarà guidata da Bernardo Hees, chief executive della Heinz, mentre l’attuale capo della Kraft, John Cahill, che ha avuto un ruolo chiave nelle trattative, diventerà vicepresidente del nuovo gruppo.

Fiori Non si sa perché sia stata licenziata Laura Dowling, da sei anni addetta alle decorazioni floreali della Casa Bianca. La Dowling, che per ottenere l’incarico aveva superato una severa selezione, tramite i suoi avvocati fa sapere di essersi dimessa perché vuole fare altro nella vita. In un comunicato della presidenza americana, invece, si sono limitati a elogiare il lavoro della donna, senza spiegare il motivo dell’allontanamento (alcuni testimoni dicono che sia stata scortata fisicamente fino alla porta). Persone dello staff presidenziale fanno sapere che la Dowling è stata cacciata da Michele Obama, con la quale ha avuto un alterco. Motivo: il nuovo arredamento, più moderno, voluto dalla first lady (Gaggi, Cds).

(a cura di Daria Egidi)