il Fatto Quotidiano, 25 marzo 2015
I due Matteo e la tv. Sul piccolo schermo ci sono solo loro. Hanno monopolizzato i talk show. In un mese Salvini è stato in video per sei ore, il doppio di Renzi
Ci sono solo due certezze nei salotti televisivi e in rete: Matteo Renzi e Matteo Salvini. Tutti gli altri leader o presunti tali arrancano, rincorrono. O magari brillano per assenza nelle classifiche delle presenze tv o in quelle della presenza sul più popolare a livello politico dei social network, come Twitter.
Secondo i dati di Geca Italia (il Laboratorio di indagine sulla comunicazione audiovisiva a cui si affida spesso anche l’Agcom), tra il 10 febbraio e il 10 marzo nella top ten delle presenze nei talk show di Rai, Mediaset e La7 il primo è il leader della Lega (ha parlato per complessive 6 ore e 25 minuti). Doppia quasi Renzi (3 ore e 47 minuti), che però da premier ha un vantaggio (tutti lo vogliono e tutti lo cercano) ma pure uno svantaggio (anche se lui vorrebbe, non può andare sempre e ovunque). Ma compensa con conferenze stampa ed eventi in diretta streaming che riempiono i tg.
È la tv che fa il leader o è il leader che va in tv? Sono gli ascolti che portano voti o sono i voti che fanno scalare le vette dei talk show? A scorrere la classifica Geca, la risposta non è semplice. Al terzo posto c’è Giorgia Meloni, che nei sondaggi è sotto il cinque per cento. Poi, ci sono gli urlatori di professione, come Gasparri e la Santanchè, apprezzati proprio per questo. È il format che comanda. Ma anche Giovanni Toti di Forza Italia e Francesca Puglisi del Pd. Che non bucano lo schermo, ma sono necessari a un contraddittorio. E qui, ecco un dato inaspettato: tra le donne, nell’ultimo mese, la prima è la Meloni (con 3 ore e 6 minuti), segue la Santanchè (2 ore e 35). Solo terza è la prima donna del Pd, la Puglisi (2 ore e 4 minuti). Responsabile Scuola, certo. Ma dove sono i veri volti femminili del governo? Maria ElenaBoschi o MariannaMadia? Non pervenute. Nella top ten non c’è neanche un’altra democratica. Eppure il Pd è il partito di governo, e quello con più parlamentari. Che non reggano la tensione del piccolo schermo? Manca Maurizio Landini: il suo personaggio tv è ancora in ascesa. Tra le assenze interessanti quella di Silvio Berlusconi: letteralmente sparito. Come Beppe Grillo, che però ne ha fatto una sorta di battaglia culturale. Il leader dei Cinque Stelle compensa (in parte) con Twitter: secondo la classifica stilata da Pokedem (il sito che monitora i politici su Twitter e sui social media) è il sesto più twittato con 55.969 cinguettii negli ultimi 30 giorni. Mentre B. per Twitter è un estraneo.
Al top della classifica la stessa coppia della tv: al primo posto di gran lunga Renzi, con 648.385 cinguettii. Segue Salvini (173.185). I due Mattei sanno come farsi seguire da ogni tipo di media. Poi la Meloni (131.013). E i ministri Stefania Giannini (89.626) e Andrea Orlando (66.299). Una piccola rivincita di B. nella classifica dei più citati sui media online: secondo solo a Renzi, batte Salvini. Si parla ancora di lui, ma i talk quasi lo ignorano, i social non lo conoscono. Se serviva una conferma che è un leader in discesa, eccola.