Corriere della Sera, 25 marzo 2015
Le Donatella (Silvia e Giulia Provvedi), coppia di cantanti che ha esordito a X Factor, vincitrici dell’edizione 2015 dell’Isola dei famosi. Così la natura del talent è cambiata: non hanno vinto i favoriti (Valerio Scanu e Rocco Siffredi) perché forse erano troppo prevedibili, ha vinto una coppia che meglio corrisponde all’universo dei social network e al famigerato «percorso»...
Le Donatella (Silvia e Giulia Provvedi), coppia di cantanti che ha esordito a «X Factor», sono le vincitrici dell’edizione 2015 dell’«Isola dei famosi», condotta da Alessia Marcuzzi. Un tempo, «L’Isola» era nata per dare una possibilità a personaggi famosi, momentaneamente o definitivamente usciti dal circuito mediatico, di rimettersi in gioco. Adesso si passa da un programma all’altro, senza più bisogno di curricula affermati.
La natura del talent è cambiata: il casting vien fatto tenendo presente la potenzialità che hanno i concorrenti di generare discorsi. Non hanno vinto i favoriti (Valerio Scanu e Rocco Siffredi) perché forse erano troppo prevedibili. Ha vinto una coppia che meglio corrisponde all’universo dei social network e al famigerato «percorso»...
«Social» è stata la parola più usata dalla conduttrice, dagli opinionisti (Mara Venier e Alfonso Signorini), quasi fosse un mantra, un vocabolo totemico, a sottolineare il fatto che il «nuovo» spettatore vuol sentirsi parte dello show, protagonista via web, signore del televoto.
Un tempo, ogni innovazione tecnica o tecnologica nel campo delle comunicazioni seguiva un cammino preciso: prima era proprietà delle élite e solo più tardi diventava patrimonio diffuso. Il digitale ha bruciato i tempi, è saltata, salvo rare eccezioni, la prima fase. Ma come parla l’universo «giovane» dei social, al di là delle specificità tecnologiche?
Paradossalmente, come modello ha scelto quello della stampa popolare. Anzi questo risorgente bisogno di soap opera, di feuilleton riverniciati in chiave pop (la redenzione di Siffredi!), sta proprio a indicare la materia e le forme di cui si nutrono i tanto invocati social, l’ultima anfora linguistica per indicare la massa, la gente, la folla, il nazional-popolare… La comunicazione è sempre più di massa e si espande ovunque, non solo sulla tv generalista o sulla stampa popolare. Il Nuovo è l’invisibile passo indietro che accompagna ogni modernità.