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 2015  marzo 25 Mercoledì calendario

Un Airbus tedesco cade: morti 144 passeggeri e 6 dell’equipaggio • Boko Haram sequestra altre 500 persone • Angelina Jolie si fa asportare ovaie e tube • La lite via Twitter tra Alessandro Gassman e Francesca Barracciu • In Utah torna la fucilazione


Airbus/1 Ieri un l’aesreo del volo 4U9525 di Germanwings, compagnia low cost di Lufthansa, in volo da Barcellona a Düsseldorf, si è schiantato in Francia sulle Alpi della Provenza, a qualche chilometro dal villaggio di Le Vernet. L’apparecchio era decollato ieri all’alba da Düsseldorf verso Barcellona e, dopo il rifornimento a terra, è ripartito dall’aeroporto spagnolo con quasi mezz’ora di ritardo, per compiere il viaggio di ritorno. Alle 10.01 il decollo da Barcellona. Arrivato in quota, l’aereo volava a circa 11mila 500 metri di altezza e a una velocità di circa 900 km orari. Le condizioni meteorologiche ottime. Alle 10.30 il controllore di volo di Aix-en-Provence ha lanciato l’allarme perché ha notato una perdita di altitudine e i piloti non rispondevano. Secondo le procedure antiterrorismo, un Mirage 2000 dell’aviazione militare francese si è levato in volo per cercare, invano, di stabilire un contatto visivo. La discesa inesorabile dell’aereo è durata 8 minuti. Alle 10 e 41, al momento dell’ultimo segnale registrato, viaggiava ancora a oltre i 700 km orari. Tra le 10.32 e le 10.41 l’Airbus 320 ha perso 9.500 metri di altitudine. Si è schiantato a circa 2.000 metri sul massiccio des Trois-Évêchés. Sono morti 144 passeggeri e 6 membri dell’equipaggio da Barcellona (Spagna) a Düsseldorf (Germania). Non ci sono sopravvissuti, le vittime (tra loro due bambini piccoli) sono tedesche (almeno 67), 45 spagnole, turche residenti in Germania, 2 australiane, 2 argentine, 2 colombiane, un cittadino belga e un israeliano. Tra i viaggiatori c’erano 16 ragazzi tedeschi che avevano passato una settimana di scambio culturale ospiti dei compagni catalani. I detriti dell’Airbus 320 e i resti umani sono dispersi in un raggio di mezzo chilometro, non c’è un rottame lungo più di un metro. L’aereo si è polverizzato. Gli esperti escludono che si possa trovare qualcuno ancora vivo.

Airbus/2 Misteri dell’aereo: la discesa è durata otto minuti, durante i quali i piloti non hanno lanciato il «mayday». Sono poche le cause che spingono un pilota ad abbandonare la quota di crociera. Tra queste, al primo posto, c’è la depressurizzazione della cabina. Comandante e copilota si mettono la maschera di ossigeno, quelle per i passeggeri cadono dai vani posti sotto le cappelliere, e dalla cabina parte l’allarme. Se la discesa è d’emergenza l’aereo perde quota a una velocità di 1.200-1.500 metri al minuto; se è controllata a un ritmo di circa 900 metri, fino a raggiungere la quota dove si può respirare anche senza maschera. Il volo della Germanwings quella quota l’ha raggiunta al momento dell’impatto. Perché è sceso così tanto in un territorio montuoso? Perché non è stato armato il pilota automatico per terminare la corsa a una distanza minima dagli ostacoli? L’altro giorno l’aereo era stato fermo per diverse ore a Dusseldorf per un problema tecnico al portellone anteriore del carrello. Completamente superato, secondo Lufthansa. Secondario rispetto ad eventuali problemi di pressurizzazione, dicono i tecnici.

Airbus/3 Dopo l’incidente di ieri, almeno 30 voli in Europa della Germanwings ieri sono rimasti fermi in pista: piloti e personale di volo (impegnati in una dura vertenza sindacale contro i prepensionamenti e la politica dell’azienda) si sono rifiutati di imbarcarsi dato che sono incerti i motivi del disastro.

Airbus/4 Una perdita di quota improvvisa, dinamica che ricorda quanto accaduto ieri, era accaduta poco più di 4 mesi fa a un aereo quasi gemello. Lo ha rivelato una settimana fa il settimanale tedesco Der Spiegel: era il 5 novembre, l’A321 della Lufthansa era appena partito da Bilbao con destinazione Monaco di Baviera. Un quarto d’oro dopo il decollo, l’emergenza causata dal ghiaccio accumulatosi sui sensori che ha mandato in tilt il sistema di controllo. Da un’altezza di 9mila metri l’Airbus ha iniziato a perdere quota rapidamente, circa mille metri al minuto, senza che i piloti potessero invertire la rotta manualmente. Solo dopo aver spento il computer di bordo, il comandante ha potuto riprendere il controllo del velivolo. L’aereo è atterrato, i passeggeri (109) si sono salvati.

Airbus/5 L’aereo caduto era stato immatricolato nel 1991: non era considerato particolarmente vecchio. Era sottoposto a costanti controlli preventivi. L’ultima revisione completa risaliva all’estate 2013.

Low cost/1 In Europa, prima del disastro della Germanwings, c’erano stati lo schianto di un volo charter della compagnia cipriota privata Helios Airways in Grecia, sulle montagne a nord di Maratona e Varnavas, il 14 agosto 2005 (121 morti) e quello di un velivolo MD-82 della Spanair subito dopo il decollo dallo scalo Barajas di Madrid, il 20 agosto 2008 (154 morti). Comunque i dati Iata parlano di un 1,42% di incidenti (con perdita di velivolo) ogni tre milioni di partenze. Germanwings, poi, è una low cost della galassia Lufthansa, considerata tra le più sicure al mondo.

Low cost/2 Le low cost rappresentano il 25% del mercato dell’aviazione commerciale civile. La Lufthansa, con una capitalizzazione di mercato di 6,2 miliardi di euro, nel 2008 decise di comprare Germanwings decidendo poi, nel dicembre 2012, di affidarle tutte le operazioni di volo a corto e medio raggio dalle basi tedesche (a eccezione delle basi di Monaco e Francoforte).

Boko Haram Ancora sequestri compiuti da Boko Haram: questa volta è toccato a circa 500 tra donne e bambini del villaggio di Damasak, nel nord della Nigeria, lo stesso riconquistato pochi giorni fa dalle truppe di Niger e Ciad, dove prima di partire gli islamisti avevano sgozzato e buttato in un pozzo un centinaio di civili.

Jolie Angelina Jolie ha scritto al “New York Times” per annunciare che, dopo aver tolto i seni due anni fa (un test genetico aveva rivelato una mutazione nel gene Brca1: 87% di rischio di cancro al seno, 50% alle ovaie), ora ha tolto anche ovaie e tube. «Era una cosa a cui pensavo da tempo. È un’operazione meno complessa della mastectomia, ma i suoi effetti sono assai più seri, visto che costringe la donna ad una menopausa anticipata».

Film Su Twitter Alessandro Gassman rivolto al sottosegretario Francesca Barracciu, pd, su cui pende una storia giudiziaria di rimborsi spese non troppo giustificati al Consiglio regionale della Sardegna: «Intanto che chiarisce, lascia la poltrona pagata da noi? Grazie». Risposta del sottosegretario alla Cultura: «Chiarirò tutto a fondo. Lei intanto che impara fare attore, può evitare far pagare biglietto cinema per i suoi “film”? Grazie».

Utah In Utah il governatore repubblicano Gary Herbert ha firmato (e il parlamento statale ha votato) un provvedimento che ripristina la fucilazione come pena di morte, nel caso in cui manchino i farmaci utilizzati nelle esecuzioni. Già altri Stati americani contemplano il ricorso a metodi alternativi. In New Hampshire l’impiccagione può sostituire l’iniezione in caso di mancanza di farmaci, mentre nello stato di Washington il condannato può chiedere di ricorrere al «cappio». In Oklahoma, Stato che ha il controverso primato del numero di esecuzioni pro capite, la sedia elettrica è già il metodo alternativo, seguito dalla fucilazione, se l’iniezione letale dovesse essere abbandonata (Semprini, Sta).

(a cura di Daria Egidi)