la Repubblica, 24 marzo 2015
La difesa di Raffaella Carrà: «Ho fatto degli errori, ma per me il talent vale». Il suo “Forte forte forte” doveva essere lo show della stagione, ma gli ascolti latitano: «Per non farmi del male non ho letto né i giornali né i commenti»
Doveva essere il talent della stagione per scoprire lo “showman 2.0” ma Forte forte forte ( titolo forse ottimista), che ha chiuso il 13 marzo su RaiUno, ha deluso le aspettative. Una media di 3 milioni di spettatori – Twitter scatenato, Raffaella Carrà al centro delle polemiche. Carriera da record, amatissima icona pop, ex coach a The voice, la Carrà, anima del progetto insieme agli autori, era in giuria con Asia Argento, Joaquin Cortes, Philipp Plein. Lei che ha sempre la battuta pronta in queste settimane ha scelto il silenzio. Oggi parla dello show con serenità, lo difende, ma dice che per proteggersi non ha voluto leggere niente: «Per non farmi del male non ho letto né i giornali né i commenti. Le mie forze erano volte solo ad andare avanti».
Qualcosa non ha funzionato nella formula del programma? Cosa avrebbe voluto cambiare?
«Col senno di poi certo avremmo evitato qualche errore, ma non me la sento di elencarli. Preferisco dire grazie a tutti».
Oggi che l’avventura è finita, pensa che si sarebbe dovuto lavorare di più sui concorrenti o sul format?
«Non credo esista un talent completamente nuovo che non abbia bisogno di aggiustamenti nella prima serie. In questo lavoro ci vuole umiltà, pazienza e perseveranza».
Ci sono molti talent in tv, da “X Factor” ad “Amici” a “The voice”, di cui è stata protagonista come coach. Non ha pensato che, forse, come per i talk show, il pubblico poteva essere un po’ stanco di questo tipo di programmi?
«No. Credo che l’intrattenimento tv vada verso questo tipo di programmi, forse il pubblico di RaiUno si aspettava di vedermi protagonista di uno show classico, ma il mio impegno era tutto rivolto verso i ragazzi per incoraggiarli e per mostrarci grandi miglioramenti. Mi sono ritagliata il ruolo di giurata per lasciare spazio a un nuovo conduttore Ivan Olita, a una nuova web reporter Federica Minìa. Perderli sarebbe un peccato perché ciascuno di loro ha grandi possibilità».
In che rapporti è rimasta con la Rai?
«Ottimi. Il direttore di RaiUno Giancarlo Leone venerdì scorso mi ha invitato assieme a lui a La vita in diretta da Marco Liorni per confermare ancora una volta ufficialmente a Stefano Simmaco, che era con noi, il suo impegno con la Rai dal prossimo settembre. Ci ha riempito di complimenti sulla nostra professionalità e sull’idea di trovare e preparare artisti giovani per un ricambio generazionale. Mi sono sentita felice di aver svolto una parte del mio compito e ringrazio tantissimo tutto il pubblico che ci ha seguito».
Cosa le resta di questa esperienza?
«Errori a parte abbiamo fatto uno spettacolo bellissimo, modernissimo con l’aiuto di una squadra tecnica, produttiva meravigliose. Questo tipo di talent show non invecchierà col tempo, anzi».
Simmaco ha vinto un contratto con la Rai di un anno. L’obiettivo era quello di trovare il nuovo showman del futuro: qual è il suo identikit dello showman perfetto?
«Avere, dopo il talento, la personalità, la voglia d’imparare da tutti copiando con gli occhi, non smettere di lavorare per migliorare sempre, avere grande umiltà e educazione e credere in se stessi pensando sempre che è una carriera precaria dove la fortuna ha una grande parte. Ma non perdere mai l’autocritica né l’autostima».
Questo ragazzo ha tutte queste doti?
«Stefano è un vero artista e gli auguro di farcela con tutto il cuore. Oltre a lui, però, ci sono almeno altri sette ragazze e ragazzi del nostro talent che hanno grandi possibilità».
Cosa pensa che cerchi oggi il pubblico?
«Sarei una maga se lo sapessi, ma il pubblico non sbaglia. Stefano nella finale è stato votato solo dagli spettatori e di sicuro col televoto ha scelto il talento più evidente e più completo».
Ora che farà?
«Non sia indiscreta».