la Repubblica, 23 marzo 2015
«Nunzia De Girolamo? So come è diventata deputata, ma non lo dico». Con queste parole Alessandra Mussolini scatena un polverone. Ma a chi le dà della squallida o dell’indecente lei risponde: «Si dovrebbero vergognare. Io ho detto solo cose in cui credo. E comunque chi mi critica ha la coda di paglia. Ipocriti, scriva anche questo: i-po-cri-ti»
Due parole ed è stato l’incendio. L’allusione dell’eurodeputata forzista Alessandra Mussolini sulla capogruppo Ncd Nunzia De Girolamo, nel corso di una manifestazione politica sabato a Roma («So come è diventata deputata, ma non lo dico») scatena una tempesta di reazioni e solidarietà in serie per l’ex ministra dell’Agricoltura. Anche le più imprevedibili. La presidente della Camera Boldrini e tutte le donne di punta di Forza Italia (Bergamini, Gelmini, Carfagna, tra le altre), l’intero Ncd a cominciare dal segretario- avversario Alfano. Contro la Mussolini, tante da destra, la Meloni («squallida»), la Roccella («eppure anche lei ha sofferto maldicenze a livello personale»), la Saltamartini («indecente»). Ma nessuna donna del Pd di Renzi. A fine giornata, via tweet la De Girolamo ringrazia tutti: «Ho sempre pensato che il rispetto per le persone viene prima delle divergenze politiche. Continuerò a pensarla così».
Raggiunta al telefono, Alessandra Mussolini appare assai divertita. «Che hanno detto, che hanno detto? Mi dica, mi dica... Ma poi perché, che ho detto?»
Beh, onorevole ha sollevato un polverone con quelle allusioni. Si scusa?
«Non vedo il motivo. Non ho nulla di cui scusarmi».
Sessista, squallida, ha sentito le accuse, dal presidente della Camera alle sue colleghe di partito?
«Sessista e squallida a me? Si dovrebbero vergognare. Ma io ho detto solo cose in cui credo. Loro, quelli dell’Ncd, sono e restano solo dei traditori. Attaccati alla poltrona. Lo scriva, magari a qualcuno è sfuggito: tra-di-to-ri».
Non pensa di aver esagerato stavolta? Anche dal suo partito prendono le distanze.
«Ma le mie non sono state offese. Si facciano un giro tra i nostri elettori e militanti. Vedano un po’ cosa pensano di quei signori ai quali qualcuno pensa di dover riaprire le porte. Magari per stringere alleanze. O addirittura per riammetterli nel partito. E comunque chi mi critica ha la coda di paglia. Lunga da qui a Ostia. Ipocriti, scriva anche questo: i-po-cri-ti. Dopo di che, se vogliono stare con l’Ncd facciano pure. Questo partito di persone fresche, coerenti, lineari, corretti, per niente attaccati alle poltrone».
Ha letto la Roccella? Proprio lei che pure avrebbe sofferto «maldicenze personali»...
«Si vergogni. Cosa c’entra. Per questo non posso dire quel che penso? Fare delle considerazioni politiche?»
Ma perché, le sue erano considerazioni politiche?
«E certo che lo erano, nel pieno di una manifestazione politica. Qualcuno può contestarmelo?»
Per la verità, la accusano di volgarità, dal sapore perfino sessista. Ha letto la presidente della Camera?
«Ancora con questa storia del sessismo e della volgarità delle donne sulle donne? Ma basta! Ho solo detto come stanno le cose. È la storia. La De Girolamo non stava con noi? La conosciamo, poi è andata via, adesso ha voglia di tornare...» D’accordo. Ma a questo punto dovrebbe spiegare una volta per tutte come la capogruppo Ncd è diventata deputata, dato che sostiene di saperlo ma di non dirlo.
( Ride). «Ma si sa. Che devo aggiungere! Ecco, allora diciamo che ognuno diventa deputato seguendo la propria strada, ognuno le proprie inclinazioni. E lei lo ha fatto a modo suo».