Corriere della Sera, 19 marzo 2015
E l’eclissi di sole spingerà la marea del secolo. Acqua alta fino a 14 metri in più. Record in Francia, a Venezia attesi 75 cm
L’eclissi solare che domani darà spettacolo per un paio d’ore a partire dalle 9.30 precederà e scatenerà un altro fenomeno già battezzato «marea del secolo». E non a caso, perché in alcune località europee provocherà un innalzamento record del livello del mare. Gli oceanografi francesi prevedono che nella baia di Mont Saint-Michel il mare raggiunga i 14 metri d’altezza, l’equivalente di un palazzo di cinque piani, sfiorando il valore 119 vicino al massimo teorico di 120.
«Nel 1997 – ha dichiarato a Le Monde Patrick Rocher, astronomo dell’Istituto di meccanica celeste di Parigi – si era verificata la stessa situazione». «In realtà – aggiunge Nicholas Weber, del servizio idrografico e oceanografico della marina – questa condizione particolare si verifica periodicamente ogni 18 anni». L’effetto si produrrà raggiungendo il suo massimo qualche ora dopo la fase di totalità dell’eclissi visibile nel Nord dell’Europa. L’arcipelago delle Svalbard sarà un luogo ideale di osservazione e si potrà seguire in diretta sul sito http://media.src.cnr.it/direttastreaming/6. Le immagini arriveranno dalla stazione «Dirigibile Italia» del Cnr proprio alle Svalbard. In Italia sarà invece parziale, intorno al 70 per cento, nel settentrione con il massimo di copertura dell’astro intorno alle 10.40. Al Sud invece sarà del 56 per cento.
A generare una marea eccezionale dovunque è l’allineamento dei tre corpi celesti Sole-Luna-Terra che si crea durante l’occultamento dell’astro.
Già la Luna nel suo ciclo di 28 giorni, è responsabile delle maree normali ben note che si manifestano in media ogni sei ore su oceani, mari e grandi laghi grazie alla combinazione dell’attrazione gravitazionale esercitata sul nostro pianeta e della forza centrifuga dovuta alla rotazione del sistema Terra-Luna. Il massimo livello delle acque si raggiunge quando la Luna è piena. L’allineamento amplifica le forze in gioco e – sempre secondo gli scienziati francesi – l’eccezionalità dovrebbe accompagnare tutte le eclissi del XXI secolo.
Anche in Italia, naturalmente, le acque si alzeranno oltre la norma. «Però non come accadrà a Mont Saint-Michel, un luogo noto per i record mareali anche in condizioni normali a causa delle condizioni orografiche che contribuiscono negativamente – nota Andrea Bergamasco, oceanografo dell’Istituto scienze marine del Cnr a Venezia —. Nella Penisola le conseguenze saranno diverse e molto più contenute. Qui è il mare Adriatico per la sua formazione oblunga l’area più critica ma a Venezia le previsioni indicano un livello massimo di 75 centimetri con soltanto circa 20-25 centimetri in più dovuti all’eclissi».
All’innalzamento contribuiscono infatti due aspetti: l’effetto della Luna combinato ora col Sole e le condizioni meteorologiche, venti in particolare. «Venerdì l’area Mediterranea è tranquilla su questo secondo fronte – aggiunge Bergamasco – limitando l’effetto previsto. Quindi con i valori indicati siamo al di sotto dei limiti di guardia e non è previsto alcun allarme».
Quindi non resta che godersi lo spettacolo che si ripeterà con valori analoghi dal nostro Paese soltanto nel 2026. Per l’occasione diversi osservatori dell’Istituto nazionale di astrofisica Inaf aprono anche le loro porte e gli astronomi accompagneranno nella visione del fenomeno. Tra questi ci sono Asiago, Brera a Milano, Loiano a Bologna e Capodimonte a Napoli. E collegandosi sul sito dell’Esa (www.esa.int) si potrà scrutare con gli occhi del satellite Proba-2 mentre anche Samantha Cristoforetti dovrebbe raccontarci da testimone cosmico sulla stazione spaziale le meraviglie dello straordinario gioco astrale.