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 2015  marzo 18 Mercoledì calendario

«I perdenti trovano una scusa, i vincenti una strada». Il motto di Kennedy che ha fatto trovare quella giusta a Mihajlovic. Disciplina, regole e tanta cura per i suoi talenti

«Io amo Mihajlovic», urla il presidente blucerchiato Ferrero nel suo «viperettesco», dopo l’impresa di Roma. «Io amo mia moglie», risponde secco il tecnico con un sorriso sornione alla Boskov. Ecco a voi Sinisa Mihajlovic, l’uomo del miracolo Sampdoria. Duro e ironico. Un finto sergente di ferro che non ha paura di sognare e divertirsi. «Tanta roba», come ha twittato ieri Balotelli.
Rigenerazione psicologica
Sì, se la Genova blucerchiata sente odore d’Europa, il merito è in gran parte del suo allenatore. Mihajlovic arriva al Doria nel novembre 2013, al posto di Delio Rossi. Lascia la sua Serbia, trova una Samp terzultima e depressa, ma la rivolta come un calzino. Rivoluzione tattica, (dal 3-5-2 al 4-2-3-1 poi 4-3-3), rigenerazione fisica e scossa psicologica. «Tutto dipende dalla testa», è il proclama di Sinisa che sin dall’inizio sfoggia le sue citazioni. Si parte con John Kennedy: «I perdenti trovano una scusa, i vincenti una strada». E la Sampdoria, che si trova in ripida discesa verso la B si ricolloca sulla via della tranquilla salvezza. Il Mihajlovic blucerchiato è come Re Mida, trasforma i giocatori in oro. Il «vecchio» Palombo torna guida del centrocampo. Gli incompresi Soriano e Okaka esplodono. Eder e Gabbiadini garantiscono gol e sacrificio.
La sirena bianconera
A giugno scorso Mihajlovic tentenna. Si parla della sirena Juve. Ma alla fine resta, convinto da Garrone. Poi il colpo di scena: arriva Ferrero che subito piazza il primo colpo. Conquista Sinisa con una cena romana e riparte da lui. La Samp all’inizio cambia poco, ma il serbo alza l’asticella: «Puntiamo alla sinistra della classifica». Il Doria va pure oltre, in zona Europa. Difesa tosta e i gol di Gabbiadini che però a gennaio va a Napoli. Fine della favola? No, anzi. Ecco Muriel ed Eto’o. Uno rotto, l’altro giù di forma ma entrambi pieni di talento e rinati con la cura Sinisa.
Le tensioni con Eto’o
Qualche tensione con il Leone del Camerun ma poi scoppia l’amore forse anche per via di qualche sera trascorsa insieme, visto che i due soggiornano nello stesso albergo genovese, il Melia. E la Samp riparte. Più forte ancora. Regole uguali per tutti, anche per sé medesimo: pur vivendo a Roma, domenica Sinisa è risalito a Genova con la squadra per poi tornare nella Capitale per un lunedì in famiglia. Niente sconti, del resto Mihajlovic alla vigilia della sfida vinta contro la Roma aveva citato Rockfeller: «C’è chi sogna il successo e chi resta sveglio per ottenerlo». E ci sono tifosi blucerchiati che ora sognano la Champions.