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 2015  marzo 17 Martedì calendario

La giornata particolare di B. tra il volontariato a Cesano Boscone, l’alleanza con Alfano, il pressing su Salvini e Tosi che già vale il 12 per cento. Ora sì che Forza Italia in Veneto è determinante

Sventola l’ultimo sondaggio che gli hanno consegnato in queste ore e gongola, Silvio Berlusconi. «Guardate qui, Flavio Tosi senza nemmeno aver cominciato la campagna elettorale vale già il 12 per cento in Veneto: questo vuol dire che Forza Italia sarà determinante, Salvini credo lo abbia già capito». Sostiene sia la svolta, nel complesso rompicapo a incastro delle alleanze per le ragionali, segnato finora dai continui veti del Carroccio e le pretese di scalata al centrodestra.È una giornata particolare, per l’ex Cavaliere. Al mattino si presenta alla casa per anziani di Cesano Boscone dove ha svolto i servizi sociali per dieci mesi. Per la prima volta va da “volontario”. Una visita di due ore guidata per i reparti che finora non aveva frequentato (impegnato in quelli per Alzheimer), poi il colloquio con i dirigenti della struttura ai quali conferma di voler continuare a dare una mano. Poi il regalo, inatteso: sembra che Berlusconi abbia recapitato, in gran riservatezza, un tv mega screen, per la felicità degli anziani ospiti, almeno di quelli che amano la tv. Poi il consueto pranzo del lunedì con i figli, vertice con aziende, Publitalia soprattutto, fino al tracollo serale del Milan (e di Inzaghi). Il rientro a Roma è rinviato a domani, stand by per ora col leader leghista. Non a caso. È Berlusconi adesso a prendere tempo, sente di poter dettare qualche condizione, del resto Salvini da 48 ore ha iniziato ad abbassare i toni sul Veneto: «Forza Italia ha governato con Zaia negli ultimi cinque anni, farà lo stesso nei prossimi cinque», ha perfino detto ieri l’eurodeputato. Emissari leghisti avrebbero sondato Arcore per capire se ci siano spazi per un faccia a faccia. Non nelle prossime ore, hanno fatto sapere da Villa San Martino. Magari nei prossimi giorni sì. «Deve capire che non faccio saltare per aria l’alleanza con Alfano in Campania, la regione che più ci sta a cuore, per consentire a Salvini di conquistarsi il Veneto» è l’avvertimento dell’ex premier. La minaccia per ora resta implicita: se Fi si alleasse con Tosi, assieme all’Ncd, potrebbe comunque far perdere Zaia. Ma si sta lavorando comunque per siglarla, con la Lega, quell’alleanza. E una delle condizioni, oltre al ritiro delle candidature del Carroccio già in pista in Liguria e Toscana, è anche la rinuncia della presentazione della Lista Con Salvini in Campania e Puglia in chiave anti-forzista. «Basta aut aut ai quali non daremo seguito» avverte Deborah Bergamini. «Mi auguro che saremo alleati con loro – dice Giovanni Toti a “Quinta colonna” riferendosi a Salvini – ma essere leader vuol dire avere la capacità di rendere un valore le cose diverse». Flavio Tosi intanto ha cominciato la sua campagna sulle ali dell’entusiasmo e la sua scelta scuote i gruppi del Carroccio. Al Senato i si preparano a lasciare per schierarsi col sindaco di Verona Patrizia Bisinella, la maroniana Emanuela Munerato e Raffaella Bellot. Alla Camera circolano i nomi di Matteo Bragantini, Emanuele Prataviera, Roberto Caon e Dario Marcolin.Salvini non se ne cura, all’apparenza, visita il centro per immigrati Cara di Mineo, in provincia di Catania, e continua ad alzare i toni a 360 gradi. Torna ad attaccare l’ex ministro Elsa Fornero e la sua riforma del lavoro, al punto da provocare la reazione dell’ex premier Mario Monti, con tanto di elenco allegato di una decina di affondi del leghista dai toni anche violenti contro la madre della riforma, solo negli ultimi due anni: «Salvini ha tutto il diritto di criticare aspramente la riforma delle pensioni, lo invito però a porre fine ai suoi ripetuti, ignobili, vergognosi attacchi personali».