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 2015  marzo 17 Martedì calendario

«Silvio, come hai potuto scegliere il Matteo sbagliato. Sei un uomo intelligente, fai pace con Renzi. A parte me è l’unico che ti rispetta». Parla Giuliano Ferrara dalle colonne del Foglio alla Stampa

«Come ha potuto farlo?», lei Ferrara si domanda sul «Foglio» [Leggi qui l’articolo]. Cioè si chiede per quale incomprensibile ragione Berlusconi ha scelto il Matteo sbagliato, Salvini anziché Renzi...
«Dal momento che lo ritengo un uomo molto intelligente, non ho mai creduto che il motivo vero della rottura con Renzi potesse essere l’indicazione di Mattarella».
Ah no?
«No, perché era del tutto logico e normale che quella designazione spettasse al presidente del Consiglio in quanto leader della maggioranza parlamentare. Renzi ha fatto perfino un passo oltre, a Berlusconi ha suggerito: vada lei davanti ai giornalisti e proponga Mattarella come se lo avessimo deciso insieme».
Però Silvio non l’ha fatto. Anzi ha dichiarato guerra. Come se lo spiega?
«Che Berlusconi ha una concezione dei rapporti politici rispettabile, intendiamoci, ma molto all’antica, da imprenditore lombardo d’antan. Per cui una semplice stretta di mano che magari ci sarà stata in uno dei tanti loro incontri con Renzi, o anche una battuta tipo “stai tranquillo, non ti deluderò”, per lui è diventata decisiva in chiave di rispetto personale».
Non è che dietro ci sarà stata pure qualche pressione del «cerchio magico»?
«Il motivo vero è il capriccio. Che dal punto di vista politico considero folle. Non si è mai visto liquidare così il rapporto con un presidente del Consiglio che non soltanto ti conferma la centralità politica quale capo dell’opposizione, ma legittima i vent’anni della tua storia e addirittura realizza le cose che non sei riuscito a realizzare, rottamando tutto ciò che tu hai combattuto... Ma poi, rompere con Renzi in nome di cosa? Di Salvini? Del giovanotto esperto nel gioco delle tre felpe, di un impresentabile che si allea con Casa Pound, che ti tratta come un nonnetto e poi viene a chiederti i voti per governare il Veneto?».
Nel nome del Nazareno Forza Italia ha perso un sacco di voti...
«Perché, invece, adesso che si è consegnata a una condizione minoritaria lei pensa che di voti ne prenderà parecchi? Non mi pare proprio. Semmai vedo Berlusconi più debole e marginale. Il che era chiaro da subito».
Ma se all’origine c’è un capriccio, magari Renzi potrebbe metterci una pezza con qualche gesto di rispetto, no?
«Più rispettoso di così... Renzi che altro dovrebbe fare, mi scusi! Da sindaco di Firenze è andato a trovare il Cav nel covo di Arcore, tra l’altro a scandali già scoppiati. Durante tutta la sua ascesa politica si è sempre guardato dal demonizzare Berlusconi, spiegando piuttosto ai suoi che l’avversario andava combattuto politicamente e non sul terreno delle procure. Non appena è diventato segretario Pd, Renzi ha stipulato nella sede del suo partito il famoso patto sulle riforme. In Italia ci sono solo due persone che hanno rispettato sempre e fino in fondo Berlusconi».
Chi sono?
«Uno sono io; il secondo è Renzi. Tutti gli altri gli sono stati debitori, oppure hanno condotto nei suoi confronti un’opposizione acerrima e spesso ribalda. Per questo mi domando: Berlusconi, come hai potuto...».

[Leggi qui l’articolo di Ferrara sul Foglio dei fogli di ieri]