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 2015  marzo 12 Giovedì calendario

La rivelazione choc di Floro Flores: «Il mio primo tecnico era pedofilo. Rivedo ancora la scena, stavamo giocando e arrivò una marea di carabinieri per arrestarlo»

C’è un flash particolare, nella vita di Antonio Floro Flores, l’attaccante napoletano del Sassuolo. Lo rivela a “Il calciatore”, nel numero di gennaio e febbraio del mensile dell’Aic. «Sono cresciuto nel Rione Traiano – racconta – da noi non ci sono tante scelte: o prendi la tua strada o c’è quell’altra». Intesa come brutte compagnie e deriva della vita. «A 10 anni mi affacciai in una scuola calcio, all’Atletico Toledo. Mi infastidiva essere vincolato a un allenatore, ad orari. Non passò molto tempo e saltò fuori che il mister era un pedofilo: rivedo ancora la scena, stavamo giocando e arrivò una marea di carabinieri per arrestarlo. A quel punto ripresi a giocare per strada, senza essere tesserato».
Ecco, ieri sera ha ripercorso quegli attimi particolari. «Era il 1994 – spiega – e rammento proprio l’istante in cui venne prelevato, per me fu un trauma che non dimentico, una situazione che segna. Il mio compagno dell’epoca l’aveva denunciato perché veniva molestato. Ora vorrei sapere come se la passa, perché sul suo conto girano tante dicerie, che si sia ucciso per la vergogna e che stia bene». In quei mesi quel ragazzino che giocava con il Floro Flores calciatore in erba non si era confidato con gli altri bimbi. «Era però stato violentato davvero, al punto che la mamma fu la mamma a presentarsi al campo con i carabinieri, per favorire l’identificazione del mister pedofilo». Viene in mente la storia dell’allenatore Gigi Cagni, che anni fa confidava: «Da ragazzino frequentavo la parrocchia, a Brescia, e il prete mi baciò in bocca!».