Specchio dei Tempi - La Stampa, 11 marzo 2015
Il «rock and roll» e la gioventù cretina
Un lettore ci scrive:
«Da qualche tempo giornali e riviste riportano notizie strabilianti sugli effetti provocati dalla nuova danza rock and roll. Viene spontaneo dire che la gioventù è del tutto “cretina” o sta per diventarlo. Sono un giovane anch’io; non eccello per virtù o per difetti oltre la media dei giovani, ma non me la sento di difendere o comprendere tanti sciocchi individualisti che si lasciano “convincere” da un’insensata frenesia, ritenendosi con ciò autorizzati a spaccare, demolire, disturbare e offendere – quel che più conta – la dignità dell’uomo, che impone ad un certo punto il limite della ragione.«Non è vero, piuttosto, che interessati affaristi soffiano sul fuoco alimentando tanto scempio con il facile, e il più delle volte genuino, entusiasmo giovanile? Già si va predisponendo una campagna pubblicitaria per dare “migliore accoglienza” al famoso film sulla nuova danza, incitando i giovani ad apprezzarne gli entusiasmanti effetti conseguiti all’estero. Vorrei rivolgere un fraterno mònito ai miei coetanei, affinché, prendendo esempio dai giovani amici di altre nazioni, si rifiutino di entrare a far parte della “gioventù cretina”».
Franco D’Amone