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 2015  marzo 10 Martedì calendario

Bossi mette da parte le vecchie ruggini contro Tosi e fa da mediatore per scongiurare il disastro: «Se cacciamo Flavio rischiamo di perdere»

Ieri in via Bellerio il vecchio Bossi avrebbe dovuto vestire i panni dell’inquisitore. Intanto perché il sindaco di Verona è sempre stato il suo nemico interno numero uno, prendendosi pure una sequela di insulti dall’Umberto, come il famoso «Tosi è uno stronzo». E poi perché Bossi, da presidente federale, presiedeva anche la seduta del Comitato di disciplina e controllo, cui spetta l’ultima parola sulla compatibilità degli iscritti. E invece no. Il fondatore del Carroccio anche ieri pomeriggio ha confermato tutti i suoi dubbi su un’espulsione che metterebbe in gravissima difficoltà la Lega quando mancano due mesi alle Regionali, con il Veneto in fiamme perché Tosi è sempre più intenzionato a candidarsi contro Luca Zaia. Insomma, le vecchie e pesantissime ruggini questo ha fatto capire Bossi - possono essere messe in secondo piano, forse si può insistere sulla strada, ormai lastricata di macigni della mediazione e tentare fino all’ultimo scongiurare il disastro.Niente di più, ma niente di meno. Tanto che Tosi nel tardo pomeriggio ha confidato a un fedelissimo: «Umberto è l’unico che nella Lega capisce qualcosa, anche se tra me e lui ci sono stati grossi problemi, solo lui mi ha difeso». Già, neppure un leghista veneto vicino a Tosi, l’assessore regionale Marino Finozzi, che fa parte di questo organismo di controllo interno, pare abbia pronunciato una sola sillaba per prendere esplicitamente le parti del sindaco. Neppure quando è stato deciso che se oggi Tosi non chinerà il capo mettendosi in contatto diretto con Salvini e rimangiandosi tutto o in parte quel che finora ha sostenuto, scatterà immediatamente la sua decadenza dagli elenchi degli iscritti alla Lega. E Giampaolo Dozzo, non sarà più solo il commissario ad acta mandato da Milano per prendere in mano la spinosa pratica delle liste, ma assumerà il ruolo di commissario della Liga veneta. Allo stato sembra proprio questo l’esito più probabile di una telenovela che si trascina ormai da troppo tempo. E la cui fine viene rinviata di qualche ora, nella spasmodica attesa di un invece improbabilissimo “ravvedimento” di Tosi (che alla radio e alle agenzie ieri ha confermato l’ipotesi concreta della sua candidatura in caso di espulsione). Quando gli hanno comunicato l’esito della riunione, Tosi ha scosso la testa: nonostante il tentativo di Bossi «sembra proprio prevalere la linea forcaiola, comunque aspettiamo domani (oggi, ndr)». Il resto, da Verona, lo dice un suo uomo: «Non credo ci siano più margini per mediare, a Milano hanno solo spostato di un giorno la data dell’esecuzione».Ma allora perché questo supplemento di riflessione offerto a Tosi? In buona sostanza per dimostrare che non sono loro, Salvini e squadra, a rompere. che la nuova dirigenza della Lega offre a Tosi in modo magnanimo una onorevole via d’uscita. Le bocche sono cucitissime, ma un accordo in zona Cesarini, almeno nelle intenzioni di via Bellerio, dovrebbe prevedere un paio di cose. La prima: nessun iscritto alla Lega nella lista Zaia, mentre i candidati della lista di partito verrebbero scelti dalla Liga veneta di cui Tosi è segretario. Ma in questo caso Dozzo rimarrebbe come commissario ad acta. E per favorire la ricomposizione, è il tam tam dei salviniani «Matteo si è guardato bene dal rilasciare dichiarazioni». Altro ramoscello d’ulivo, la presa d’atto (o la speranza) che nessun esponente esponenti della Fondazione di Tosi si presenterà alle elezioni locali, quindi quel contenitore può non essere più considerato un soggetto politico concorrente della Lega. Rimane – grosso come una casa, e ancora più importante di quello rappresentato dalla Fondazione – il problema della lista Tosi. Il sindaco la vuole a tutti i costi, ma Zaia (che in via Bellerio ha avuto un lunghissimo incontro con Salvini) continua a non volerne sapere, per il timore di essere condizionato da un pugno di consiglieri della maggioranza a lui ostili. Per sabato Tosi ha convocato il consiglio della Liga veneta, anche se da oggi potrebbe essere dichiarato decaduto. Sempre sabato, invece, nel Padovano con Zaia ci sarà Salvini.