Corriere della Sera, 2 marzo 2015
Sotto pressione sul piano militare, Boko Haram continua con gli attacchi suicidi in Nigeria. Ieri nel Nordest del Paese la folla ha linciato una donna sospettata di essere un’attentatrice suicida
Sotto pressione sul piano militare, Boko Haram continua con gli attacchi suicidi in Nigeria. Tattica che provoca vittime ma anche reazioni da parte della popolazione. Ieri a Bauchi, nel Nordest del Paese, la folla ha linciato una donna sospettata di essere un’attentatrice suicida, anche se secondo la polizia non c’è alcuna certezza che lo fosse.
Da quando il movimento estremista ha aumentato il numero di attentati, polizia e vigilantes hanno esteso le misure di sicurezza creando posti di controllo nelle vicinanze di mercati o stazioni di bus. È ad uno dei questi check-point che si sono presentate due donne e quando le guardie hanno chiesto di fare le verifiche avrebbero tentato di sottrarsi. Un atteggiamento che ha scatenato i civili presenti. Una ragazza ( foto: una giovane costretta a indossare un corpetto esplosivo ) è stata isolata e picchiata a morte, quindi le hanno dato fuoco. La folla era certa che volesse attivare una bomba in mezzo ai banchetti del mercato poiché aveva due bottiglie legate al corpo. Molto più cauta la versione della polizia. L’episodio rappresenta però la conferma dell’effetto devastante della campagna lanciata da Boko Haram. La fazione è impegnata su più fronti. Le sue unità combattono reparti di Nigeria, Camerun, Ciad e Niger, ha perso qualche posizione ma continua a rappresentare una minaccia. E forse per bilanciare le perdite ha insistito con le operazioni kamikaze affidate quasi esclusivamente all’ala femminile del movimento. Donne, adolescenti e spesso anche delle bambine che sono costrette a indossare fasce esplosive per compiere attentati. In molte occasioni l’azione è stata condotta in coppia, con una prima militante che si fa saltare, la seconda che colpisce tra i soccorritori. Come altre formazioni, Boko Haram ha alzato il volume della propaganda. Diffusi alcuni video con le conquiste militari del movimento e i sermoni sguaiati di Abubakr Shekau, il leader che vuole imitare il Califfo.