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 2015  marzo 02 Lunedì calendario

«Mi sento di sinistra, ma bisogna fiutare anche che cosa dicono gli altri. Per esempio sulla legge Fornero, che grida vendetta. O sulle puttane. Con quel che guadagnano, è evidente che vanno tassate. Su queste cose, io sto con Salvini». Parla Mauro Corona, lo scrittore elogiato dal leader della Lega «Ma sì, fa sempre piacere, da qualsiasi parte arrivi. Però ho dubbio. Sta a vedere che adesso quelli di sinistra non mi leggono più»

«Leggere qualche pagina di Mauro Corona (ho in mano La voce degli uomini freddi) è un respiro per l’anima» postava su Facebook con insolito lirismo Matteo Salvini il 2 febbraio 2014. È passato un anno e il leader leghista ribadisce. Alla manifestazione romana ha posto Corona nel cielo del suo pantheon letterario, tra Marco Paolini e Antonia Aslan, per non parlare di Don Milani. «Ma sì’, fa sempre piacere, da qualsiasi parte arrivi», dice Corona.
Lei è un uomo di sinistra.
«Che ha letto anche Celine o Drieu senza per questo diventare fascista. O Pound senza essere di casa Pound e forse meglio di quelli di casa Pound. Però ho dubbio. Sta a vedere che adesso quelli di sinistra non mi leggono più».
Scherza?
«Ricorda che cosa faceva osservare Macedonio Fernandez al suo amico Borges a proposito di un bel libro? Gli manca solo il successo. Ossia, il successo di vendita».
Teme il boicottaggio?
«Ma no. Questa uscita lascia il tempo che trova, la gente dimentica in fretta. Bisognerebbe invece che tutti i giorni qualcuno parlasse di scrittori: una volta Bersani e una volta Salvini, a turno».
Salvini venne a trovarla, a Erto, quando visitò i luoghi del Vajont. Bersani non mi pare.
«Sì, è vero. Mi avvertì il sindaco e mi parve cortese incontrarlo».
Gli dedicò anche un libro...
«Guardi che a essere precisi anche il primo Renzi, non quello che adesso è al vertice del nulla, disse che mi leggeva».
E la incontrò a Longarone, già nel 2012. Lei commentò in un video che le era sempre piaciuto “questo ragazzo col viso fiduciabile”. Il volto di Renzi le dava anzi “un silenzio visivo, di fiducia”.
«Io non mi occupo di politica, mi preoccupo. E Renzi dovrebbe tirare fuori le palle».
Più di quel che sta facendo?
«Siamo un paese coi senatori a vita, si rende conto? Cose della luna. Mi sento di sinistra, ma bisogna fiutare anche che cosa dicono gli altri. Per esempio sulla legge Fornero, che grida vendetta. O sulle puttane. Con quel che guadagnano, è evidente che vanno tassate. Su queste cose, io sto con Salvini».