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 2015  marzo 02 Lunedì calendario

Primarie del Pd in Campania, ha vinto Vincenzo De Luca. L’ex sindaco di Salerno sarà il candidato governatore, battuto Cozzolino. Ai seggi sono andati in 160 mila. Polemica sull’appello di Roberto Saviano a non votare

La rivincita, cinque anni dopo. Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno decaduto per incompatibilità e condannato in primo grado per abuso di ufficio, conquista le primarie in Campania per la presidenza della Regione. Primarie sofferte per il precedente del 2011 a Napoli, primarie rinviate quattro volte da dicembre a marzo. E ieri segnate dall’invito di Roberto Saviano al non voto. De Luca, sconfitto nel 2010 dall’attuale governatore Stefano Caldoro, aspettava questo giorno da cinque anni. Per lui una corsa in salita. Da dicembre fino a pochi giorni fa, dopo la condanna e l’applicazione della Severino poi congelata dal Tar, De Luca ha dovuto fare campagna elettorale resistendo ai pressanti inviti a ritirarsi dalla competizione arrivati anche da dirigenti nazionali del Pd. Non ha mollato e ha sconfitto – contro la maggior parte dei pronostici – l’eurodeputato Andrea Cozzolino, delfino dell’ex sindaco di Napoli Antonio Bassolino, sostenuto dal potente sottosegretario ai trasporti Umberto Del Basso De Caro.
Primarie accompagnate dall’incubo del 2011, quando il voto nella città di Napoli per la scelta del candidato sindaco fu annullate fra veleni e accuse di brogli. Il Pd di Napoli fu commissariato e la vittoria dello stesso Cozzolino venne annullata. Rispetto ad allora, la gara che ha designato lo sfidante democrat per la Regione si è svolta per l’intera giornata in un clima completamente diverso e senza gravi incidenti di percorso, ma non sono mancate tensioni e polemiche durante le operazioni che si sono svolte sotto l’occhio di un dirigente del partito inviato da Roma, Riccardo Tramontano. A dare fuoco alle polveri, nel pomeriggio, un tweet del deputato Guglielmo Vaccaro, che nei giorni scorsi si era autosospeso dal partito in segno di protesta contro la scelta di far celebrare le primarie: «Mi sembra anomalo che a Salerno l’ufficio anagrafe sia aperto anche di domenica. A Salerno si vive un’anomalia da anni».
Come nei giorni scorsi, i sostenitori di De Luca e Cozzolino si sono scambiati l’accusa di aver chiesto il sostegno elettorale a esponenti del centrodestra. A San Cipriano di Aversa, attivisti vicini al sindaco decaduto di Salerno hanno segnalato trecento voti espressi da persone vicine a Forza Italia che sarebbero stati convogliati su Cozzolino.
Una giornata segnata però soprattutto dal duro intervento dello scrittore Roberto Saviano: «Alle primarie del Pd in Campania non andate a votare. Questo il mio consiglio. I candidati sono espressione della politica del passato. Queste elezioni saranno determinate da voti di scambio». Un appello finito non solo sui social ma ripreso anche dal blog di Beppe Grillo.
L’appello ha scatenato reazioni a catena. Vincenzo De Luca ha reagito su facebook, nel corso della giornata a urne aperte: «Ho rispetto per Saviano, ma al suo posto credo che avrei fatto un altro appello, un appello ad una partecipazione massiccia al voto di donne e uomini liberi. Maggiore è la partecipazione della gente libera, minore è il peso anche del voto di scambio o di possibili degenerazioni. E poi la battaglia per la trasparenza vive di trasparenza, non di allusioni. Bisogna fare sempre nomi, cognomi e fatti precisi. La Campania e Napoli sono tante cose, anche delinquenza e degenerazione politica, ma anche tanta umanità, grande cultura e spirito di servizio».
Polemico anche Arturo Parisi, l’inventore delle primarie: «Come cittadino campano Roberto Saviano ha il diritto e il dovere di esprimere la sua opinione e anche proporsi di orientare il comportamento dei concittadini. Altrettanto non direi del Saviano da tutti considerato un’autorità morale. Da lui mi attenderei denunce precise su fatti circostanziati e non solamente ipotetici. Meno che mai condivido il suo attacco generico alle primarie».