Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  marzo 02 Lunedì calendario

Un video smentisce la fidanzata di Nemtsov, Anna Duriskaya, unica testimone del delitto. La modella ucraina si è contraddetta con la polizia, poi si è difesa: «Sono sotto shock»

Ma chi è Anna dagli occhi verdi e perché non ha detto subito la verità? Le contraddizioni della giovane modella ucraina, unica testimone dell’omicidio Nemtsov danno qualche pensiero alla polizia ma soprattutto scatenano voci, malignità, e articolate teorie complottistiche. Colpa della sua nazionalità, del lungo ma misterioso rapporto con l’ex vice premier e probabilmente anche di tanti pesanti pregiudizi sulla sua professione. Di certo c’è che Anna Duristkaya nel primo lunghissimo interrogatorio notturno subito dopo l’omicidio ha dato una versione dei fatti presto smentita dalle telecamere di rilevamento meteo presenti nell’area. Secondo lei i colpi mortali contro il suo compagno sarebbero partiti dal finestrino posteriore di una vecchia Lada bianca subito ripartita a gran velocità. Dalle telecamere invece si capisce che la coppia che stava attraversando intorno a mezzanotte il ponte Bolshoj Moskoretsij, è stata affrontata da un uomo che si era tenuto nascosto dietro a un mezzo spazzaneve e che, solo dopo aver sparato, è stato preso al volo da un complice su un’auto, tra l’altro scura.
Smentita dall’evidenza, Anna ha detto di essere confusa e sotto shock. Nessuno pensa per il momento a una sua complicità con i killer. Al massimo, dicono i poliziotti più esperti, avrà visto in volto l’assassino e, spaventata, non aveva voglia di farcelo sapere. Intanto se ne sta sotto sorveglianza in un appartamento segreto nella disponibilità della Procura di Mosca. Il console ucraino le ha fatto visita ma teme che non potrà aiutarla tanto presto a rientrare in Patria.
La storia fra Anna e Nemtstov risale addirittura a tre anni fa. Ne era nata una relazione saltuaria ma a suo modo costante. Fatta di viaggi di due-tre volte a mese tra Kiev e Mosca. A Kiev i due abitavano da lei. A Mosca nella casa del leader politico sulla Malaja Ordinka, in pieno centro, a fianco della galleria Tretyakov. Laureata in economia, Anna faceva la modella presso agenzie minori. Roba da poco: inaugurazioni di autosaloni, qualche pubblicità di boutique di intimo. Su internet mostrava un portfolio di foto e sottolineava le sue misure: 88-63-89 per un metro e 77 di altezza. La mamma Inna, infermiera all’ospedale di Bela Zevka alle porte di Kiev, dice che «di Nemtsov era innamoratissima e aveva ormai rinunciato alle aspirazioni della passerella. Cercava lavoro come contabile». E racconta anche la storia di un aborto «voluto fortemente da Nemtsov» che pagò 2200 dollari di parcella in una clinica di Zurigo. Il giorno dell’omicidio Anna arrivò a Mosca all’aeroporto di Sheremetevo al mattino e trovò Nemtsov ad attenderla. Andarono a casa e ne uscirono solo la sera. Lui per farsi intervistare a Radio Eco di Mosca, lei per farsi fare un massaggio thailandese. Appuntamento al ristorante Bosco sulla Piazza Rossa per una cena interrotta da tante telefonate politiche. Fino alla passeggiata fatale verso casa.
Basta per costruirci storie di spionaggio e di mistero? Per molti fanatici di internet, e anche per certi giornalisti molto anti-dissenso, sì. La frequentazione continua di Nemtsov con l’Ucraina, la sua antica conoscenza con personaggi del clan di Yiulia Tymoshenko come lo stesso attuale premier “antirusso” Arsenj Jatsenjuk, danno vita a voci incontrollate e a misteriosi ammiccamenti. Come quello su Piotr Listerman, stravagante gestore di una agenzia di escort per Vip molto famosa a Mosca. Fu lui, dice qualche giornale, a presentare Anna a Boris.