Specchio dei Tempi - La Stampa, 30 luglio 1966
Non dite, quando telefonate alla mamma: «Gettonare la vecchia»
Un lettore ci scrive da Genova:
«Un plauso a Franco Foschi ed al veramente “carissimo” Paolo Monelli! Difendiamo la lingua italiana! Ormai tutte le lingue vanno più o meno in sfacelo. L’inglese parlato e scritto dagli americani, specialmente, diventa persino incomprensibile anche per chi lo conosce bene. Mangiature di parole, abbreviazioni eccessive ed inutili (Brothers, fratelli, diventa: Bros.!).
«E non parliamo dei giornaletti per bambini: talvolta assolutamente incomprensibili. Il francese sta abolendo accenti, congiuntivi e via dicendo. Ma che la lingua di Dante, la prima e più bella lingua moderna del mondo, diventi un sudiciumaio di parolacce straniere mal pronunciate e storpiate, che qualunque “capellone” si inventi parole come “gettonare la vecchia” per telefonare alla madre; che i congiuntivi, la morbidezza e la gentilezza della nostra lingua, vengano aboliti e storpiati è troppo! Adesso impera (specie alla tv) il romanesco; ma non come romanesco vero e puro che può avere, come tutti i dialetti (più vivi della lingua imparata sui libri), i suoi notevolissimi ed insostituibili meriti, ma come mezzo comodo da mischiare all’italiano. Lo stesso Dante, è ben noto, disprezzava vivamente la parlata romana. Anche qui si aboliscono specialmente i congiuntivi: ma quando io leggo su un romanzo moderno: “Voglio che tu vieni”, lo butto dalla finestra! Gli scrittori lo sappiano, è un vero e vergognoso schifo!
«Alla televisione si fanno infinite prove (per il tempo ecc.) prima di diffondere un programma. Ma perché non c’è un revisore della lingua italiana? Giustamente la televisione, anche se tanto e tanto deficiente a volte, è pure un mezzo di istruzione, specie per i più ignoranti. Appunto per questo sia radio sia tv dovrebbero essere controllatissime anche per la lingua. E quel che si sente nella pubblicità? È un vero scandalo. Ci pensi chi può e deve».
Prof. dott. Giulio Radaeli
Università di Genova