La Stampa, 26 febbraio 2015
È nata la nuova Via della Seta, dalla Cina alla Spagna. Inaugurata la tratta ferroviaria commerciale più lunga del mondo: oltre 13.000 chilometri di rotaie, 4.000 chilometri più della Transiberiana, attraverso otto nazioni
Yixinou è tornato a casa. Il primo treno a completare la tratta ferroviaria più lunga del mondo – dalla Cina alla Spagna e ritorno – è arrivato a Yiwu, nello Zhejiang. Era partito da Madrid 24 giorni fa.
Il treno merci cinese ha divorato oltre 13.000 chilometri di rotaie, 4000 chilometri più della Transiberiana, attraversando otto nazioni, il maggior numero di Paesi di qualunque altro tratto ferroviario e procedendo senza soste nonostante lo scartamento diverso delle rotaie. I vagoni merci sono stati semplicemente cambiati tre volte lungo il tragitto. Ma a Pechino, i record interessano poco (così come gli sberleffi russi che ricordano come la Transiberiana non abbia bisogno di carichi e scarichi dei container). Con il viaggio di Yixinou si è aperto il corridoio che porta la Cina – e i suoi beni – dritta dritta in Europa.
Dopo l’Asia la Ue
Un anno fa la costruzione di trecento chilometri di alta velocità fra Eilat e Ashdod per collegare il Mar Rosso al Mar Mediterraneo ovvero l’Asia all’Europa – promossi da Pechino e varati da Gerusalemme – avevano alzato il velo sulla strategia cinese per il Medio Oriente: raggiungere oltre trenta porti di varie dimensioni e funzioni che consentono di importare in Cina il 60% del fabbisogno annuo di petrolio ed esportare beni in transito verso l’Africa e l’Europa, primo mercato globale per il «made in China».
La città del Natale
Il treno «Yixinou» con i suoi 64 container era partito dalla «Città del Natale» di Yiwu carico di addobbi natalizi. È da qui, nel cuore dello Zhejiang che infatti proviene l’80% delle decorazioni natalizie del mondo e il 40% degli orologi elettronici, per un volume di import/export annuale di 24 miliardi di euro. Il treno, che ha attraversato fra gli altri Paesi Kazakhstan, Bielorussia, Polonia, Germania e Francia era arrivato nella capitale spagnola pieno di piccole mercanzie natalizie per poi ripartire per la Cina carico di olio d’oliva, prosciutti, e vino spagnoli.
Incrementare gli scambi
Con il treno dei record si compie così uno dei progetti più ambiziosi della Cina per espandere i suoi mercati, in particolare via terra: un metodo di trasporto che costa meno di quello aereo, e anche se è più caro del 20% di quello per nave è molto più rapido e meno rischioso. Secondo Liu Huihuan, direttore della Yiwu Timex Industrial Company Ltd, responsabile della gestione del progetto, diventerà più conveniente man mano che i viaggi si moltiplicheranno. Liu sta cercando di convincere gli imprenditori europei a investire nel treno, assicurandosi che i container ritornino in Cina carichi, e aumentando ancora quello scambio commerciale fra Europa e Cina, che oggi vale 1 miliardo di euro al giorno.
Oltre i confini
Che da anni la Cina punti molto sul trasporto ferroviario non è un segreto: la rete nazionale non fa che espandersi così come le «mire» oltreconfine. Proprio il mese scorso Pechino ha annunciato di voler investire altri 32 miliardi di euro nelle infrastrutture e nella cooperazione economica per facilitare il suo accesso ai mercati stranieri – fra i progetti previsti una linea ferroviaria che attraversa il Tibet, quasi completata, il Nepal (per la prima volta nella storia) e arriva ai porti indiani, e un’altra che arriverà invece a quello di Gwadar, in Pakistan, attualmente in costruzione grazie a investimenti e ingegneria cinesi. Una strategia che vede Pechino diffondere in modo capillare i suoi prodotti, assicurarsi una presenza e un controllo sulle zone più instabili del suo territorio, e sforzarsi per aumentare la interdipendenza con i suoi partner commerciali e politici.