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 2015  febbraio 25 Mercoledì calendario

Torino-Lione, c’è l’accordo con la Francia. Il cantiere Tav partirà nel 2016. L’opera verrà finanziata, al netto dei contributi Ue, per il 58& da Roma e per il 42% da Parigi

Un’opera «lanciata», non soltanto «decisa». Richiederà tempo la realizzazione della Torino-Lione, dice il presidente francese Francois Hollande, «ma non esiste più nessun freno per la realizzazione dell’opera». Italia e Francia tornano a ribadire l’impegno dei due governi sull’Alta velocità, a ridosso della presentazione a Bruxelles, domani, del dossier per concorrere alle risorse destinate dall’Unione europea ai corridoi Ten-T.
Il testo siglato tra Matteo Renzi e Hollande chiarisce, in sette articoli, i punti chiave dell’accordo, definito dal premier «un passaggio importante», e si aggiunge al testo varato dai due paesi il 30 gennaio 2012. «Permette l’avvio dei lavori definitivi della sezione transfrontaliera della nuova linea ferroviaria Torino–Lione» come sottolinea Hollande in conferenza stampa. Per il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, «la Tav Torino-Lione è una realtà da cui non si torna indietro», «un’aberrazione» per i Verdi francesi che così definiscono l’opera in una nota.
I cantieri veri e propri, annuncia il presidente francese, saranno avviati nel 2016. Anche se il dossier che Italia e Francia presenteranno a Bruxelles porterà prudenzialmente la data del 2017. Non prima, comunque, di alcuni passaggi formali ancora necessari. Anzitutto, la sigla di un protocollo addizionale che dovrà certificare i costi del progetto e precisare le modalità di applicazione di quanto previsto dall’Accordo del 2012, nella parte relativa alla spartizione dei costi per la realizzazione dell’opera che, al netto del contributo dell’Ue, sarà ripartita al 57,9% a carico dell’Italia, al 42,1% a carico della Francia, come previsto dall’articolo 18.
«Entro tre mesi – spiega Mario Virano, da lunedì a capo di Telt, il nuovo promotore dei lavori per la Torino-Lione – il certificatore, che è stato già incaricato del lavoro, consegnerà il dossier che, insieme agli allegati, dovrà essere ratificato da Italia e Francia. Nel frattempo si lavorerà agli elaborati tecnici e alla preparazione dei bandi di gara in vista dell’avvio dei lavori».
Altro passaggio importante, proprio la firma da parte delle due delegazioni del dossier di richiesta di finanziamento alla Commissione europea nell’ambito delle politiche del «Connecting Europe Facility» per il periodo 2014-2020. Ed è proprio in relazione a questo periodo che viene cadenzato il fabbisogno economico della Torino-Lione. Tant’è che lo stesso Hollande parla di lavori per 3 miliardi di euro rispetto agli 8,6 miliardi che è l’attuale stima del valore dell’opera nel suo complesso – tunnel di base, stazioni internazionali e raccordi con le linee ferroviarie esistenti.
Ora, dunque, si guarda a Bruxelles e all’impegno che l’Europa garantirà, in termini economici, all’Alta velocità tra Italia e Francia. Un miliardo e 250 milioni quanto sarà richiesto, il 40% dei 3 miliardi di lavori stimati da qui al 2020 per un’opera definita dai due governi «snodo essenziale per i grandi flussi di trasporto e per gli scambi economici dalla Penisola Iberica fino all’Est Europeo attraverso la Francia e l’Italia».