Corriere della Sera, 24 febbraio 2015
Nella clinica olandese dove la pubertà degli adolescenti viene sospesa. Farmaci appositi bloccano la produzione degli ormoni sessuali e, dopo massimo 4 anni, se viene confermata la diagnosi di disforia di genere i ragazzi sono reindirizzati, grazie a un’altra terapia ormonale, verso la pubertà dell’altro sesso
A vederla da fuori la clinica dove è stato inventato il «Protocollo olandese» non sembra rivoluzionaria: qualche decina di stanze linde affacciate su un corridoio ad angolo tra la ludoteca di pediatria e un’anonima sala d’attesa dove aspetta un gruppetto di pazienti. Molti sono adolescenti: il VU Medical Center, alla periferia di Amsterdam, ha sviluppato un metodo per la cura della disforia di genere nei teenager che prevede anche la «sospensione della pubertà» dopo i 12 anni.
Farmaci appositi bloccano la produzione degli ormoni sessuali e, dopo un periodo che può arrivare al massimo a 4 anni, se viene confermata la diagnosi di disforia di genere gli adolescenti sono reindirizzati, grazie a un’altra terapia ormonale, verso la pubertà dell’altro sesso.
Tra le pazienti più famose della clinica c’è Valentijn de Hingh, 24 anni, modella e giornalista olandese. «Ho iniziato a prendere i soppressori quando avevo 12 anni e così ho evitato la pubertà maschile: non mi è mai cresciuta la barba né il pomo d’Adamo – racconta —. Tutto questo mi ha permesso di acquisire un aspetto più femminile quando, a 16 anni, ho iniziato a prendere gli ormoni dell’altro sesso. E non ho dovuto affrontare pesanti operazioni in seguito».
«Il nostro protocollo ha fatto scuola a livello internazionale: è stato adottato in Canada, negli Stati Uniti, in molti Paesi del Nord Europa» dice la psichiatra Annelou de Vries, coordinatrice del centro. La sola richiesta dell’ospedale Careggi di Firenze di introdurlo in Italia, due anni fa, ha sollevato invece accuse di «manipolazioni biologiche».
«I soppressori della pubertà sono farmaci sicuri, vengono usati da oltre 30 anni per i bambini che soffrono di sviluppo precoce, e del tutto reversibili: se si interrompono, la pubertà riprende. Ci sono effetti collaterali, come la riduzione di calcio nelle ossa, ma i valori sono comunque nella norma», aggiunge Daniel Klink, endocrinologo.
La pubertà è uno dei periodi più difficili per le persone transgender: questi teenager hanno tassi più alti della media di ansia, depressione, pensieri suicidi, disturbi alimentari. «Sospendendola il funzionamento psicologico migliora», dice de Vries. Poi a 16 anni, l’età del consenso medico in Olanda, i pazienti possono iniziare ad assumere ormoni dell’altro sesso, un passaggio fondamentale, perché la terapia è solo in parte reversibile. L’operazione è vietata prima dei 18 anni.
«Tanti medici ci chiedono se la disforia di genere sia davvero definitiva nei teenager— dice lo psicologo Thomas Steensma —. Ma tutte le ricerche e la nostra esperienza clinica mostrano con sicurezza che se la diagnosi è corretta, fatta lentamente e in team, può essere individuata con certezza già nell’adolescenza».