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 2015  febbraio 20 Venerdì calendario

Le difficoltà di un conduttore di Oscar. L’illusionista Neil Patrick Harris cercherà di stupire più del famoso selfie di Ellen Degeneres, e di tener testa a Johnny Carson e Billy Crystal («che ammiro in modo incondizionato»). E per farlo non userà solo la magia

«Mi considero prima di tutto un prestigiatore, un illusionista». Si racconta così Neil Patrick Harris, 41 anni e aria da eterno ragazzo, sempre elegante nei modi e nel vestire. Toccherà a lui, domenica notte, presentare la cerimonia degli Oscar, che celebra il compleanno numero 87.
E l’idea del mago lo accompagnerà anche sul palco del Dolby Theatre di Hollywood: «In ogni momento del mio lavoro – spiega l’attore – mi ricordo sempre del bambino che voleva fare l’illusionista. Non penso al confronto che il pubblico potrà fare con l’ultima eccellente performance di Ellen DeGeneres, una collega magnifica. Voglio che tutto sia una sorpresa, una serata mai noiosa». In pratica, Harris sta cercando di capire come stupire più del selfie che DeGeneres fece l’anno passato, diventando immediatamente un fenomeno social mondiale. Ma l’attore ha anche un altro obiettivo: «Rendere omaggio alle edizioni degli Oscar condotte con classe sia da Johnny Carson sia da Billy Crystal, che ammiro in modo incondizionato».
La chiave, dunque, è nella magia. Non è un caso che la sua recente autobiografia – come precisa – lo presenti anche sulla copertina nelle vesti di un mago. Con cappello a cilindro in mano dal quale escono nuvolette che contengono lo stesso trasformista: lui.
Harris vive tra Los Angeles e New York con il suo compagno David Burtka, sposato nel settembre 2014, con il quale cresce due figli gemelli, il maschietto Gideon e la sorellina Harper, nati da madre surrogata.
La magia è da sempre la sua chiave di lettura del mondo e degli uomini: «Mi piace pensare che ogni essere umano possa scrivere un suo personale libro e trasformarsi nel mago capace di determinare il proprio destino».
Racconta: «Mi sono sposato in Italia perché tutto è bello nel vostro Paese, Perugia è un luogo affascinante e Elton John è stato un vero amico a suonare per noi tutto il giorno. Amo la mia famiglia e per i miei bambini sono pronto a tutto anche a dare, come ho appena fatto, la voce al dinosauro Cliff nel film che presto sarà sugli schermi, The Good Dinosaur. Dopo Gone Girl volevo un film che potesse divertirli. Devo ammettere che quello di Desi Collins in Gone Girl, un ex boyfriend della protagonista interpretata da Rosamund Pike, è un ruolo che ho apprezzato per come è stato costruito dalla sceneggiatura e dal regista».
Le memorie che Harris ha raccolto nel suo libro sono ricche di aneddoti e di successi.
Lettore accanito, figlio di avvocati della upper class, cresciuto in quello Stato di artisti e grandi spazi che è il Nuovo Messico («il senso della paesaggistica mi deriva da quei luoghi»), è considerato uno degli artisti più eclettici, cantante e ballerino, ma anche presentatore e attore di teatro. Nella sua casa, oltre a una straordinaria collezione di opere d’arte («comprerei tutti i dipinti di Noah Davis, amo i quadri di Annie Lapin perché sono moderni e romantici al tempo stesso»), abbondano ovunque pile di libri d’arte, di architettura («spesso penso di essere un architetto mancato») e di letteratura. Sparpagliati qua e là, invece, ci sono i premi vinti in carriera.
Ricorda: «Certo che mi ha divertito per nove stagioni essere un donnaiolo incallito nella sitcom “How I met your mother”, ma altrettanto mi rende orgoglioso aver presentato in passato i Tony Awards e gli Emmy. Ho un primario obiettivo per gli Oscar. Fare uno spettacolo di classe secondo il mio motto less is more, che mi piace anche rovesciare in more is less. Nella vita reale sono un tipo fedele, preferisco far divertire gli altri, con intelligenza, spero, e senso critico. Il tappeto rosso? Fa parte dello show e come dice il mio amico Tom Ford: i begli abiti non fanno la persona, ma il suo stile».
«Mi piace poi molto l’idea – spiega – che nella corsa a questi Oscar non ci siano verdetti scontati. La qualità dei film è molto alta. Birdman, Boyhood, American Sniper e tutti gli altri sono titoli importanti e il parco attori è eccezionale». Confermati molti ospiti, da John Travolta a Adam Levine, Rita Ora, Jennifer Hudson, Jennifer Aniston, Anna Kendrick, Terrence Howard, Sienna Miller. «Il poster è un collage di tante edizioni – dice Harris – da vero illusionista: ci divertiremo».