Libero, 19 febbraio 2015
Le Pussy Riot diventano antiamericane. Basta vedere il nuovo video techno in inglese delle due attiviste russe
È dedicato a Eric Garner, morto soffocato mentre veniva tenuto fermo dagli agenti della polizia a Staten Island, a New York, lo scorso luglio, e «a tutti coloro che dalla Russia all’America, ovunque soffrono per la violenza di Stato», l’ultimo video delle Pussy Riot Nadezhda Tolokonnikova e Maria Alyokhina pubblicato da ieri su YouTube. Il brano techno in inglese che le due attiviste russe condannate per la loro esibizione nella chiesa di Mosca di Cristo il salvatore prima delle elezioni presidenziali del 2012 si limitano a rappresentare si intitola «I can’t breathe» (non riesco a respirare), le ultime parole ripetute da Garner, undici volte, prima di morire soffocato. La dedica include anche «tutti coloro che sono uccisi, soffocati, morti a causa della guerra e della violenza di ogni tipo sponsorizzata dallo stato, ai prigionieri politici e a coloro che si battono nelle strade per cambiare le cose». Tolokonnikova e Alyokhina, con indosso una divisa degli Omon, le forze speciali del ministero degli Interni russo, nel video vengono seppellite vive. È il primo brano che la band punk russa produce in inglese. A eseguirlo le due band russe Jack Wood e Scofferlane. Dopo la loro scarcerazione alla fine del 2013, Tokolonnikova e Alyiokina si sono dedicate alla denuncia delle condizioni nelle carceri di tutto il mondo.