La Stampa, 19 febbraio 2015
Quando James Bond blocca il traffico romano. Via alle riprese di Spectre, l’ultimo 007, e tra auto che corrono a tutta velocità, strade chiuse e ingorghi epocali, la capitale si mette in tasca tra i 600mila e il milione di euro
Gentili condomini, preparatevi a chiusure di strade, parcheggi inagibili, traffico pedonale a singhiozzo, auto lanciate a a tutta velocità nel cuore della notte. Mentre il grande cinema sbarca nella Capitale con le riprese di «Spectre», da oggi al via nella zona dell’Eur, intorno a piazza Gianni Agnelli, trasformata nel cimitero del Verano, i residenti nelle zone interessate dalle riprese ricevono lettere degli amministratori che annunciano imminenti fastidi. Sulla via Nomentana, superata Porta Pia, nel tratto compreso tra viale Gorizia e via Reggio Emilia, sarà girata «solo in orario notturno per ridurre i disagi», una scena che prevede «passaggi di due auto sportive a velocità sostenuta».
La sicurezza
Per motivi di sicurezza il traffico di via Nomentana e delle traverse coinvolte nelle riprese sarà bloccato in entrata e in uscita e saranno predisposti blocchi dei vigili. Sempre per evitare problemi, la sequenza sarà filmata dal regista Sam Mendes tra le 21 e le 6 e, quasi sicuramente, in una delle prime due domeniche di marzo. Prima di organizzare il set è stata effettuata una simulazione di sicurezza stradale, con «regolare segnaletica» e con 48 ore di anticipo.
Individuare gli scenari romani del 24° titolo della saga 007, non è stato facile. Alcune location, come l’incrocio sopra via Quattro Fontane, a poca distanza dal Quirinale, sono state scartate per evitare ingorghi epocali. Meglio la zona della Nomentana, centrale, ma non troppo, caratterizzata dal verde di Villa Torlonia, e dalla quiete delle stradine adiacenti: «È una grande opportunità – ha detto ieri il sindaco Marino accogliendo in Campidoglio il protagonista Daniel Craig e la bond-girl Monica Bellucci in abito rosso fuoco -, un’ottima vetrina e una pubblicità internazionale per Roma».
I soldi al Comune
La lavorazione del film, cui partecipano anche 10 studenti del Centro Sperimentale, porterà alla capitale tra i 600mila e il milione di euro di introiti (solo il Ponte Sisto, dove Bond dovrebbe atterrare con il paracadute, costa 1667 euro al giorno) e andrà avanti per circa 3 settimane, anche se i due divi resteranno a Roma una decina di giorni. Il pericolo di incidenti è sempre in agguato: ieri, mentre il sindaco, il ministro Franceschini e le star si scambiavano doni, tre persone della troupe sono rimaste ferite a Solden, in Tirolo.