Corriere della Sera, 18 febbraio 2015
La miglior azienda dove lavorare è Microsoft, che vince grazie al posto flessibile. Lo dice la classifica di «Great place to work». Il gigante del software sul podio con Fedex e Emc
C’è la classifica delle città in cui si vive meglio, quella delle migliori compagnie aeree, delle aziende più ambite dai giovani laureati, quella con il marchio più forte o delle società che primeggiano in ordine di fatturato e profitti. Ma se a stilare la graduatoria sono 35 mila dipendenti che, in forma anonima, valutano la loro azienda in base al rispetto, l’equità nei riconoscimenti, l’assenza di favoritismi e l’organizzazione del lavoro? Ne viene fuori un quadro in cui, nonostante la crisi economica, esistono ancora piccole aziende e multinazionali che difendono quei vecchi studi economici secondo cui curare i rapporti organizzativi e il benessere dei lavoratori, determina anche risultati economici superiori.
È ancora Microsoft a vincere, in Italia, il primo posto della graduatoria di «Great place to work», la società che pubblica ogni anno l’elenco delle migliori aziende in cui lavorare. La multinazionale fondata da Bill Gates si conferma al gradino più alto del podio, in compagnia di FedEx Express (secondo) ed Emc Computer System (terzo). Non è una sorpresa: da tempo l’azienda di Redmond ha adottato policy di «smart working» con modalità di lavoro flessibile in cui a contare non è la presenza fisica in ufficio ma il contributo generato. Il contrario di quanto deciso in Yahoo! da Marissa Mayer che dal 2013 ha bloccato il telelavoro. Eppure, tornando ai nostri confini, se le imprese italiane fossero più flessibili con i propri dipendenti potrebbero risparmiare fino a 37 miliardi di euro (fonte, Osservatorio Smart working della School of management del Politecnico di Milano).
Il primo posto di Microsoft però non è solo questione di flessibilità: i dipendenti hanno a disposizione asilo nido e scuola materna aziendale, assicurazione sanitaria integrativa, palestra, una stanza per poter riposare dopo un viaggio intercontinentale e la «quiet room» per poter lavorare in assoluto silenzio. FedEx invece, multinazionale specializzata in spedizioni espresse che in Italia ha 1.300 dipendenti, stanzia ogni anno un fondo da 2.500 dollari a dipendente per la formazione professionale.
Bastano i benefits? Secondo «Great place to work» in realtà la serenità psicologica ha molto più impatto sulla fiducia tra manager e dipendenti. I questionari dei 35 mila lavoratori che hanno partecipato alla classifica, dimostrano infatti che un ambiente di lavoro sereno è molto più apprezzato rispetto a una macchina aziendale o a un nuovo tablet. Ma la stragrande maggioranza delle imprese in graduatoria offre anche agevolazioni per la famiglia e politiche di conciliazione vita lavoro.