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 2015  febbraio 18 Mercoledì calendario

Dominique Strauss-Kahn verrà assolto per insufficienza di prove. Le decine di orge e le serate libertine dell’ex numero uno del Fmi erano organizzate da un gruppo di amici e comprare sesso, in Francia, non è illegale. Ora gli restano una reputazione rovinata e un’inchiesta per riciclaggio e malversazioni

«Non c’è niente in questo dossier, erano tre anni e mezzo che lo sapevo». A metà giornata, Dominique Strauss-Kahn per la prima volta oltrepassa il recinto che separa il pubblico dagli imputati, e si avvicina ai giornalisti. «Sono sereno» confida, anticipando la decisione del procuratore che di lì a poche ore chiederà il suo proscioglimento nel processo per sfruttamento aggravato della prostituzione. Una decisione attesa, dopo che due parti civili si sono ritirate lunedì. Per il procuratore di Lille, Frédéric Fèvre, non ci sono prove «né nella documentazione né nell’udienza» che dimostrerebbero il reato per il quale Dsk è finito alla sbarra insieme ad altre tredici persone al tribunale di Lille. Le decine di orge tra Lille, Parigi, New York e Washington, ha osservato il procuratore, non erano organizzate da una “rete mafiosa” ma da “un gruppo di amici”.
«Comprare sesso non è illegale in Francia» ha ricordato Fèvre. «I giudici non sono tenuti a criticare la legge ma ad applicarla. Chiunque – ha aggiunto il procuratore – può avere la vita sessuale che desidera a condizione di restare nei limiti della legge». Fèvre ha concluso la sua requisitoria ricordando che i magistrati lavorano con il codice penale, e non con il codice morale. Già in fase di rinvio a giudizio, la procura di Lille si era scontrata con i pm, opponendosi a un processo per Strauss-Kahn. I tre magistrati che hanno istruito l’inchiesta alla fine hanno invece ottenuto che l’ex direttore del Fmi finisse alla sbarra, costruendo un fascicolo pieno di dettagli scabrosi, con interrogatori molto dettagliati delle prostitute. «Ma avete letto i verbali delle audizioni?» ha chiesto ieri Dsk ai giornalisti. «Sono osceni, osceni...». ha commentato, ascoltando poi le parole di Fèvre con calma, a braccia conserte.
Dsk ha sempre ripetuto di non sapere che ci fossero escort nelle orge, da lui chiamate «serate libertine». I movimenti di denaro sono stati fatti dai suoi amici, gli imprenditori amici Fabrice Pazskowski e David Roquet, per i quali l’accusa ha chiesto due anni con la condizionale e una multa di 20mila euro. La pena più pesante, due anni, ma di cui uno senza sconti, è stata chiesta per il belga Dominique Alderweireld, anche detto “Dodo la Saumure”, accusato di aver fornito le squillo per i festini a luci rosse sui due lati dell’Atlantico.
Il processo finirà venerdì e nelle prossime settimane è attesa la sentenza. Le testimonianze di alcune ex prostitute sono state particolarmente drammatiche, con il racconto di scene di violenza e pianti in aula. «Forse nel ricordo si sono fatte suggestionare» ha detto ieri Dsk, insinuando una manipolazione dei pm. «Quello che ha più distrutto queste ragazze – ha aggiunto Strauss-Kahn – non sono le nostre serate, ma il battage mediatico».
Chiuso il processo, l’ex campione della gauche, 65 anni, ormai divorziato dalla giornalista Anne Sinclair, si ritrova con una reputazione rovinata e un’inchiesta per riciclaggio e malversazioni nel fondo d’investimento che aveva creato con uno suo socio, Thierry Leyne, suicidatosi qualche mese fa a Tel Aviv. La via del riscatto è ancora lunga.