La Stampa, 16 febbraio 2015
Ora tutti coltivano germogli in casa. Effetto della crisi economica? Il basso costo della produzione è una realtà, ma probabilmente è il risultato dell’ideologia salutista che ha conquistato molti
Sono spuntati i germogli. Caterina usa lo scolapasta, Federico la centrifuga, Roberta ha comprato delle vaschette, Giorgio, più professionale, un vero germogliatore. Tutti a coltivare germogli in casa.
Effetto della crisi economica? Il basso costo della produzione è una realtà; ma probabilmente è il risultato dell’ideologia salutista che ha conquistato molti, se non proprio tutti. Come resistere al richiamo di cibi che rafforzerebbero le difese immunitarie e abbasserebbero il colesterolo? Nei libri che insegnano questa pratica il mantra è uno solo: i germogli costituiscono un esempio di straordinaria capacità della Natura di produrre energia; a costi limitati ci si procura cibo fresco ricco di principi nutritivi come vitamine, enzimi e oligoelementi, il tutto è inoltre facilmente digeribile. Chi può dire di no? Del resto, quello del germoglio è una pratica molto antica.
Nella medicina cinese si usa il germoglio crudo di soia come lenitivo per edemi, dolori, disturbi respiratori, problemi dermatologici. Chi ha avuto (o forse tra non molto avrà) un vicino cinese, sa che in quella cultura si usa coltivare germogli in casa. Quali? C’è solo l’imbarazzo della scelta: avena, fagiolo, ceci, grano, lenticchie, soia, ecc. Basta un barattolo. Si lasciano in ammollo per 12 ore i legumi, li si scola e dispone sul fondo. Vanno risciacquati due volte al giorno, conservati al buio coprendoli con un telo. Nei negozi di fruttivendolo s’incontrano sempre più spesso persone che chiedono cassette per la frutta di plastica, che trasformano in germogliatori. Sul web ci sono vari filmati che insegnano come fare (oggi tutti possono soddisfare il proprio desiderio d’insegnare agli altri usando una fotocamera o un cellulare). Per allevare germogli basta solo un piatto o due, e un vecchio tovagliolo ben strizzato. Qual è il vantaggio che offre la coltivazione casalinga? Permette di mangiare crudi semi ricchi d’energia «potenziale», come dicono i manuali; tuttavia non descrivono in dettaglio le trasformazioni biochimiche che avvengono attraverso la coltivazione e la nutrizione con germogli, ma ci sono. Basta crederci. Non si può fare a meno di notare come con l’eclisse delle religioni tradizionali siano sorte tante piccole confessioni, con i loro riti e tabù, testi sacri e parole di fede. Chi l’ha detto che le credenze religiose si sono estinte? Semmai si sono moltiplicate. Adesso c’è anche la fede nel germoglio. L’importante è farlo crescere.